Accolti dal presidente Antonio Iervolino nel tempio del futsal di Montesilvano si sarebbe tentati di tacere, lasciando la parola senza voce agli scintillanti simboli dei successi del calcio a 5 abruzzese e nazionale, nonché di intrappolare lo sguardo nel sacello di quei vessilli. Tra i tanti, quello che nessun'altra squadra italiana può finora vantare: la Uefa Futsal Cup conseguita nella stagione 2010/2011. Non si saprebbe su quale emblema soffermarsi prima e - a congratularsi per l'ultimo evento festeggiato, la promozione anticipata in A2 – ci si sentirebbe quasi e letteralmente fuori luogo, tanta è l'alta fama condensata in quell'atmosfera. Quello fino all'adyton del PalaRoma risulterebbe a quel punto un percorso inconsapevolmente devozionale.
Intenzionati ad interrogare il Presidente nel suo teatro delle Vittorie riguardo all'ultimo successo conseguito dal Montesilvano con ben cinque giornate d'anticipo, collezionati 48 punti in 16 gare... si chiede: Come si fa a vincere sempre senza farsi ingannare dalle sirene del primo posto in classifica? (intendendo per 'sirena' sia “ciò che brilla” sia “ciò che incatena e avvince”) Iervolino rivela così l'ingrediente fondamentale della formula magica del Montesilvano: il desiderio di allenamento incontenibile ed infaticabile del Gruppo: “La Società è abituata a certi livelli. Ci sono anche ragazzi nuovi, comunque il gruppo è quello che ha fatto la serie A... ha mantenuto la stessa mentalità vincente. Sono gli stessi giocatori – amalgamati con i nuovi – a chiedere di potersi allenare qui al palazzetto da mattina a sera”.
A proposito dell'etichetta della serie, viene in mente Scandolara, ex Kaos ora nell'Arzignano...esempio palmare di come non sia la serie a fare il giocatore ma, al contrario, il giocatore a fare la serie. Nel Montesilvano è ed è stata l'intera squadra a sovvertire l'idea di serie... “Tutto dipende dalla filosofia con cui si affronta il campionato. Abbiamo raggiunto l'obiettivo del record di tutte vittorie. Speriamo ancora per la Coppa Italia, un altro traguardo che vogliamo raggiungere”. 125 i goal fatti, soltanto 31 quelli incassati, il Montesilvano ha non solo il miglior attacco ma anche la miglior difesa della serie cadetta. “È stato possibile grazie alla meticolosità del gruppo e grazie a tre giocatori: Junior, Burato e Di Pietro, che sono un lusso per questa categoria”. La serie A2 è stata raggiunta senza esitazioni e con un gioco travolgente e devastante. Sarà altrettanto facile nella prossima stagione? “Un campionato di A2 comincia ad essere importante. Siamo una squadra che fa e farebbe la sua bella figura. Qualche elemento in più però sarà necessario. Daremo spazio anche ai ragazzi dell'Under 21, offrendo ai giovani talenti abruzzesi l'opportunità di mettersi in mostra anche in un campionato importante quale è quello di A2”.