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Winter Cup, Pescara C5-Lazio: Vittoria² di Squadra con Chilena di Jonas

Mister Patriarca: “Sono contento soprattutto per i ragazzi, che soffrono questa situazione”

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15 dicembre – Dies Natalis – del Pescara. Non una resurrezione, non solo una vittoria ma la più bella, posticipo di quella mai generata eppure attesa due settimane fa contro il Napoli. Un’altra coppa questa e niente affatto svanita. In cinquanta minuti si manifestano così sia il Team che il Dream, quelli della lungimiranza e del sinolo tra forma e sostanza; come scacciati, in sette giorni, l’individualismo anarchico e il sonno della ragione. Salutato e salutare l’esordio del nuovo Apollo difensore, il Čech ex Marca, in arte Xuxa. Unico strappo nella tela quello che si spera non sia capitato a Daniel Giasson prima dello scadere del primo tempo.

L’inizio è nelle mani di Zaramello e nei piedi di Giasson, di Jonas, di Morgado e di Mauricio contro gli arti(gli) di Patrizi, Ruben, Raul, Bacaro e Paulinho. Il contropiede di Mauricio, di Giasson e di Jonas prelude alla prima parata di Zaramello su conclusione di Bacaro. Il 13 biancAzzurro mira lo specchio di Patrizi ma è intercettato da Ruben a favore dell’estremo difensore. Nuovi tentativi di sfondamento da parte di Jonas anticipano lo slalom di Foglia, affiancato da Ghiotti e da Leggiero. Sia Ruben che Dimas provano lo scudo di Xuxa. Un gran sinistro di Foglia finisce su Paulinho. La sfera è intercettata da Mauricio e salvata in angolo da Dimas all’antifona del tiro svirgolato di Ghiotti: 1-0 del Pescara (8’51”). Confortando le fatiche di Mauricio, Foglia per un soffio elude il raddoppio. L’espulsione di Hector propizia il 2-0 trovato dal numero 10 con la complicità di Dudù (9’53”). Giasson, imbattuto in un contrasto con Dimas e con Bacaro, scattato sulla fascia accusa uno stiro inguinale che lo costringe a congedarsi dalla gara.

Nella ripresa la Lazio trova il primo goal con Bacaro (2’45”), servito da Paulinho e l’illusorio pareggio con il numero 9 (4’30”). Dopo qualche minuto di gioco a trazione laziale, la partita è sempre più a strisce biancazzurre: non solo il divino Jonas. È lo stesso Ghiotti, nelle veci di Giasson, il premonitore del vantaggio pescarese avveratosi con Dudù (7’25”). Non solo Jonas ma sempre e comunque Jonas: dopo aver imbandito un palo a Foglia, il numero 20 vuole riconosciuta la supremazia. Nel volo di una mosca, accigliatosi per l’opera ancora incompiuta, realizza una doppietta che gli garantisce lo scettro del trionfo della Squadra (15’05” e 16’50”). Il secondo tempo finisce 5-3, con il pallone finito in rete su tiro di Bacaro (19’50”).

Nel primo dei due tempi supplementari il tiro libero di Jonas non va in porta. Macchia del divino? Solo un anticipo fuorviante di un supplemento di divinità, giunto puntualmente e al volo con un’incantevole rovesciata… Il reincarnato Mauricio senza pecca firma l’1-0 (1’27”) e confeziona l’assist per la tripletta del fatale Jonas (0’38”s.t.). Il 3-0 di Foglia (2’36”) indora una vittoria incommensurabile, che va ben oltre i tre punti e quello di bonus.

                                                                                                                                                                                 D.G.87

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