Si conclude con l’ennesima sconfitta il girone dantesco di andata del Pescara C5, con il contrappasso del peso dei precedenti 8 punti sedimentati in fondo alla classifica, con la certezza dell’esclusione dal proscenio delle Final Eight, per le quali sarà buona la platea. Quale il peccato? Una congerie di culpae e di errori tanto arbitrali quanto tecnici ed individuali intorbidisce il risultato.
Nonostante la vittoria al 40′ resta fuori dal gioco anche il Napoli, sopraffatto dagli slanci agonistici della Lazio, la quale, non paga di aver già rimediato un pareggio fuori tempo massimo contro L’Acqua&Sapone, vince magicamente in extremis contro la Luparense e da ultima si ritaglia il ruolo di parvenu tra le attuali optimates della A. Indolore il pari tra Martina e Rieti.
Il calcio d’inizio è tra Giasson, Romano, Nicolodi e Jonas; e Rocha, Fornari, Campano e Bico. I biancazzurri sono protesi in attacco con tutte le forze. Passano non pochi minuti prima di un tiro dalla distanza da parte di Rocha, confortato dal flebile tentativo di Bico. Eka non raccoglie un tacco di Jonas; si ripropone ma è ribattuto da Bico. Una traversa di Nicolodi ed un sinistro di Giasson profetizzano il goal del vantaggio biancazzurro, uno strepitoso spiovente del divino Jonas (14’55”). Un minuto dopo è l’ex Fornari a sorprendere Barigelli. Il 2-1 di matrice Duarte-Eka-Foglia giunge a pochi secondi dallo scadere del primo tempo. Il Pescara che va negli spogliatoi é in Final.
Tanto rumore per nulla nel secondo tempo: espulso Fornari, Eka colpisce la traversa; lo stesso poi, di tacco, dall’ottimo spunto di Dudu’, trova solo il portiere; il pallone continua a rimbalzare tra i pali di Pereira eppure a segnare è il Napoli con Bico, servito da Milucci (13’52”). Dopo vari colpi – potenti ma innocui – di Nicolodi e di Foglia, Patriarca inserisce Dudu’ per Giasson, scommettendo su Duarte portiere di movimento. Allo stesso Duarte, invece del sesto fallo catartico, è concessa un’ammonizione. Non bastano le intenzioni di Morgado e di Eka a frenare il balzo esiziale di Campano a qualche secondo dalla fine.
D.G.87
