Il giorno seguente alla disfatta degli 11 dell’Adriatico per lo zampino in gambissima dell’ex Jonathas, la dea alata ha finalmente concesso un indennizzo ai tifosi biancazzurri, favorendo il dream team del Pescara C5 contro il caparbio Martina. Considerando i due pareggi pregressi dal retrogusto di vittoria sfiorata o negata – complici combinazioni arbitrali degne delle beffe inflitte ai cugini della Pescara calcio – la prima ratificata vittoria in campionato della squadra di Patriarca sancisce un ritrovato accordo con la fortuna.
Dopo gli albori promettenti delle sintonie tra Bruno e Ghiotti culminate in un palo del primo grazie al (capo)lavoro di Jonas, i padroni di casa accusano in anticipo il colpo avverso: entrato Sergio Romano per Bruno, mentre Bocao e Ghiotti se la sgomitano, Luft imprime lo 0-1 tra i tentativi falliti di Dao e di Saul (9’14’’). Sul dribbling spaventoso di Nicolodi, Mauricio non realizza ma di lì a poco, su rimpallo di un tiro di Foglia, Giasson riempie il vacuum di Lopopolo, siglando la prima rete personale in campionato (13’54’’).
La climax agonistica si fa ascendente: tripudio di conclusioni da ambo le parti con il già Pallone d’oro Foglia e con Luft e Manfroi nel Martina. A realizzare il fugace vantaggio biancazzurro è Bruno (18’15’’), imitato immediatamente da Paulinho (8’25’’). Se non la gara, il risultato si cristallizza sul 3-2 scolpito da Jonas (18’38’’ ), punteggio che contrassegna l’acme delle conclusioni e la fine del primo tempo.
Contraddicendo l’attitudine a favorire la rimonta avversaria, la fortezza di Barigelli si mantiene inviolata fino a fine partita, nonostante gli sforzi plurimi di Dao e Luft sostenuti dal belligerante Bocao. Oltre al beneficio della vittoria, un ulteriore dato in controtendenza è lo 0-0 del secondo tempo, accolto come “cosa strana” (ma graditissima) dal presidente Danilo Iannascoli, in una “partita importantissima, vigilia di una partita altrettanto importante”, il derby con L’Acqua&Sapone.
D.G.87