L'Abruzzo, terra di grandi poeti, terra di cantanti, attori, sportivi, inventori, a tante persone illustri del presente e del passato ha dato i natali. Si pensi all'ex pugile originario di Ripa Teatina Rocky Marciano, all'inventore Corradino d'Ascanio, ai poeti Silone, D'annunzio, Marconi, al militare Tito Acerbo, all'attore di origini Montesilvanesi Dean Martin famoso in America negli anni 60,a Federico Caffè, alli scultori Cascella e Michetti per citare il passato, ma se guardiamo al presente possiamo parlare della famosa cantante Luis Veronica Ciccone in arte Madonna, al calciatore Marco Verratti, ai cantanti Giò di tonno e Piero Mazzocchetti, al trio Il Volo per citare i più famosi.Ma è anche una regione adatta che si presta alla coltivazione di grandi specialità enogastronomiche e culitarie, grazie un territorio mutevole che possiede un clima temperato quella parte di costa abruzzese che trova posizione in un perfetto equilibrio tra esposizione dei venti ed umidità, condizioni ideali per la coltivazione di olive che concorrono a esaltare il pregio dell'Aprutino Pescarese Dop.
Gli immensi spazi montani e le lunghe coste che si affacciano sul Mar Adriatico caratterizzano l’Abruzzo, regione che al suo interno custodisce località d’eccellenza in cui si produce l’olio extravergine d’oliva Aprutino. Diffuso fin dal tempo dei Romani, come testimoniano alcuni reperti dell'epoca rinvenuti nella provincia di Pescara, l’ulivo è ben presente in molti stemmi araldici degli antichi casati.
Testimonianze più vicine a noi sono date dal tenente bonapartiano Remy d’Hauteriche, che cita gli ulivi abruzzesi nella sua opera “Le mia guerra contro i briganti d’Abruzzo”, datata 1806, e nelle Laudi e Novelle di Pescara scritte da Gabriele d’Annunzio. Il nome, Aprutino Pescarese DOP, rimanda all'antico popolo dei Pretuzi e al territorio nel quale questi si erano insediati, Aprutium appunto, da cui deriva anche il nome Abruzzo.
Primo ad aver ottenuto il riconoscimento di Denominazione di Origine Protetta in Italia, nel 1996, Gli olivicoltori curano le proprie piante secondo le regole di una tradizione tramandata di generazione in generazione, e per l'estrazione dell'olio vengono ammessi solamente processi meccanici e fisici utili a produrre oli che presentino il più fedelmente possibile le caratteristiche peculiari e originarie del frutto.