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La rotatoria della discordia

A Pescara, presso Piazza Unione, un'opera utile ma pericolosa

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A distanza di quasi tre mesi dall’inaugurazione della rotatoria di Piazza Unione a Pescara, che fin da subito provocò il mal contento sia degli operatori economici limitrofi, sia dei cittadini (automobilisti e pedoni) che vi transitavano, abbiamo effettuato alcuni sopralluoghi in giorni e orari differenti, scattando alcune fotografie e interpellando i passanti.

Vale la pena di ricordare che, fra gli obiettivi che si prefissa la realizzazione di una simile opera, vi sono quelli di migliorare la fluidità del traffico e di ridurre i sinistri stradali. E’ senz’altro prematuro al momento stabilire se sono stati o no raggiunti, bisognerà prima attendere che almeno un intero anno sia trascorso. La prova della verità sarà senz’altro quella della prossima estate, quando buona parte della movida notturna si trasferirà nella prospiciente “Pescara vecchia”.

Ciò che fin da oggi possiamo invece rilevare è che questa rotatoria sembra non aver recepito una delle principali linee guida che ne disciplinano la progettazione, ovvero che va posta attenzione alle necessità delle utenze deboli, infatti i percorsi pedonali risultano relativamente più lunghi e le distanze non sono sempre accettate dal pedone, che tende ad effettuare attraversamenti illegali.

Ebbene, nel corso di ognuno dei sopralluoghi abbiamo verificato che i pedoni, volendo risparmiare tempo e fatica, tendono per lo più ad attraversarla senza utilizzare le (scomode?) strisce pedonali predisposte ai margini, con la conseguenza che i veicoli, una volta immessisi all’interno della rotatoria, si trovano improvvisamente l’imprevisto ostacolo, costringendoli spesso a brusche e pericolose frenate, che a volte generano princìpi di litigi e alterchi fra le parti coinvolte.

L’articolo 190 del Nuovo Codice della Strada, che regola le norme di comportamento dei pedoni, in particolare al 2° comma recita che: “I pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei sovrapassaggi. Quando questi non esistono, o distano più di cento metri dal punto di attraversamento, i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare, con l'attenzione necessaria ad evitare situazioni di pericolo per sé o per altri”. Le foto mostrano in maniera inequivocabile che il suddetto articolo viene pedissequamente disatteso dai frequentatori della rotatoria, ma ciò che maggiormente ci ha impressionato è che anche persone anziane e genitori con bambini piccoli alla mano, sembrano non curarsene.

A suo tempo interrogato sulla questione, il vice sindaco Enzo Del Vecchio non lasciò trasparire ottimismo in merito ad un’eventuale e rapida soluzione del problema, non solo per le problematiche tecniche legate a eventuali modifiche, ma anche e soprattutto per la mancanza di fondi necessari alla loro realizzazione.

Il dovere di cronaca ci ha imposto, legittimamente, di porre mediaticamente attenzione alla questione, nella speranza di non dover commentare, nel prossimo futuro, eventuali tragici incidenti, che a nostro modesto giudizio sarebbero possibili evitare tramite un’opera di prevenzione da parte delle forze dell’ordine, le quali hanno l’obbligo di operare ai sensi del menzionato articolo 190, come si evince testualmente nel comma 10°: “Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 25 a euro 99”.

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