Un giorno all'anno, per dieci anni, l'Abruzzo sarà Open Day: avrà cioè la sua prima giornata in cui tutto sarà gratuito, incluso il sistema trasportistico dell'ente Regione. Ad annunciarlo e' stato il Presidente D'Alfonso durante la presentazione a Pescara della nuova legge 15 sulla Governance Turistica.
Nove milioni di euro per questo progetto che consiste - spiega - in un "grande pugno allo stomaco sul piano della conoscibilità dell'Abruzzo, una grande piattaforma che dovrà offrire il meglio di sé" e che comporterebbe un aumento di 2 punti percentuali del Pil regionale.
Il Presidente ha colto l'occasione della nuova legge per scandagliare il nostro sistema turistico: è vero che i numeri di fine stagione indicano più due milioni di presenze in più - "frutto dell'accordo fra Dio e il vostro lavoro", ha detto rivolgendosi agli operatori - ma si evidenzia anche l'assenza sia di norme capaci di rendere "oggettivamente facile, conosciuto e conveniente l'Abruzzo", sia di norme che sarebbero state necessarie "per evitare che si distruggessero i fondi. Come nel 1991 quando furono spesi 9 miliardi di lire per fare attrazione turistica con un'esaltazione identitaria: il lupo".
La legge 15 è stata approvata a giugno in Consiglio Regionale e porta la firma dei consiglieri di maggioranza Camillo D'Alessandro e Lorenzo Berardinetti, insieme a quella del consigliere di opposizione Mauro Di Dalmazio. Con la sua entrata in vigore e con il conseguente riconoscimento del ruolo delle DMC e delle PMC nell'organizzazione turistica regionale, la Regione Abruzzo "vuole favorire i processi di aggregazione programmatica, progettuale, operativa e coordinata tra soggetti pubblici e privati per sviluppare una cultura di governo locale del turismo, ottimizzando la competitività dell'offerta turistica".
D'Alfonso ha dichiarato, inoltre, davanti ai rappresentanti delle 13 Dmc e dell'unica Pmc, di voler convogliare risorse crescenti su un settore che "può davvero contribuire a migliorare la crescita regionale ma è necessario far correre energia vitale nelle strutture che nascono con la nuova legge e arrivare ad una grande idea dell'Abruzzo".
Più di 4500 operatori sono in rete attraverso le Dmc, che curano la destinazione turistica, mentre le Pmc si occupano di prodotto. Sono loro i possibili futuri soggetti attuatori delle politiche turistiche con la Regione Abruzzo che intende favorire e sostenere le interazioni su base tematica e intersettoriale, il raccordo ed il coordinamento fra livelli locali e regionali fra attori pubblici e privati.
E' un modello innovativo, unico in Italia, che mette al centro un rapporto virtuoso tra la Regione, ente programmatorio, ed il territorio, in forma associata, che diventa protagonista.