Fa discutere la decisione della Regione Abruzzo e di Trenitalia di sopprimere le fermate nelle stazioni della Valle Subequana a seguito dell’attivazione della nuova bretella ferroviaria di Sulmona. Un’opera attesa da anni e progettata per accorciare le distanze tra la costa e le aree interne. Non la pensano però così i Sindaci di Acciano (Fabio Camilli), Castel di Ieri (Fernando Fabrizio), Castelvecchio Subequo (Marisa Valeri), Fontecchio (Sabrina Ciancone), Fagnano Alto (Francesco D’Amore), Gagliano Aterno (Luca Santilli), Goriano Sicoli (Rodolfo Marganelli), Molina Aterno (Luigi Fasciani), Secinaro (Noemi Silveri) e Tione degli Abruzzi (Stefania Mariani).
Arriva, infatti, da questi primi cittadini la denuncia non solo di non essere stati minimamente coinvolti nei processi decisionali, ma anche di non aver ricevuto comunicazioni ufficiali sulle modifiche alle fermate dei treni. Tutto questo è gravissimo, secondo i sindaci, per i quali si tratta di un’ulteriore penalizzazione per i Comuni che compongono l’Unione Montana Sirentina recentemente costituita. La decisione della Regione e Trenitalia di sopprimere le fermate nelle stazioni del territorio in favore di un collegamento diretto tra Pescara e L’Aquila non aiuta certamente i cittadini della Valle Subequana a uscire dall’isolamento.
Pertanto i sindaci, che si sono subito riuniti per affrontare la questione, hanno condiviso di esprimere la loro unanime contrarietà ad una decisione che aumenta il disagio della popolazione che vive nelle aree interne anziché accorciare le reali distanze dei territori. Per tutto quanto questo, le amministrazioni comunali hanno già annunciato che chiederanno un incontro urgente con i vertici degli Enti coinvolti al fine di trovare al più presto una soluzione ed evitare eventuali ricorsi.