“Ci sono luoghi in cui il tempo si è fermato in quell’esatto istante”: così comincia "E poi il silenzio - il disastro di Rigopiano", il documentario di Pablo Trincia che trasporta lo spettatore in una situazione fuori dal tempo dove non esistono più strutture, ma solo resti di quello che fu un albergo nel paese di Rigopiano.
La tragedia di Rigopiano, avvenuta il 18 gennaio 2017, ha un che di inesplicabile, di storia aliena e dell’orrore. Come può, si chiede la gente che vede scorrere le immagini del video e Pablo Trincia mentre passa attraverso porte di vetro incredibilmente intatte, profumi e balsami ancora su mensole di vetro posti appositi scaffali, un biliardo di legno con il suo panno verde, pensare all’immane tragedia che hanno vissuto i 40 ospiti insieme a tutto il personale della struttura?
Che cosa hanno vissuto le persone presenti e angoscia tristezza e infine rabbia che hanno provato chi le aspettava a casa, al lavoro e non le ha più viste?
La docuserie, raccontata da Trincia, fa vivere la tragedia agli spettatori attraverso immagini e audiovisivi girati dalle stesse vittime prima del disastro. Mettersi nei panni di chi era felice di passare due giorni in un luogo ameno donandosi momenti di relax in compagnia di compagni, figli e amici, è doloroso. Sentire le voci degli ospiti che descrivono i presepi e gli alberi di Natale ancora presenti nei vari locali, la piscina dove godere ore di rilassamento, è drammatico perché lo spettatore vive un ricordo che loro non potranno mai avere.
Dice Pablo Trincia: “Ho deciso di occuparmi di questo caso incuriosito dai messaggi di tante persone che mi hanno contattato per chiedermi di occuparmene. Ho subito capito che si tratta di una grande storia corale nella quale tutto il pubblico può identificarsi: un hotel con spa in mezzo alle montagne, con all’interno tante coppie e famiglie che volevano concedersi un paio di giorni di relax per staccare e tirare il fiato. E poi una valanga che li seppellisce e in pochi secondi stravolge le vite di 40 famiglie. Ma "E Poi Il Silenzio" è anche altro. È il racconto di come a volte le istituzioni e gli enti che dovrebbero occuparsi della sicurezza di tutti noi lavorino male e in modo approssimativo”.
E proprio dalla parole di Trincia viene fuori il prosieguo della tragedia per i sopravvissuti che oltre il dolore per aver perso persone care si sono trovate ad affrontare una dura e triste realtà dovuta al rimpallo delle responsabilità che politici e amministratori hanno fatto uccidendo ancora una volta le vittime.
In Italia, note dolorose del genere sono state sempre presenti nella storia della Nazione come la diga del Vajont, il ponte Morandi e i tanti viadotti crollati improvvisamente. Ma perché queste cose accadono? Malcostume, ignoranza, arroganza, si potrebbero usare ancora tante definizioni per azioni dettate da operazioni politico-amministrative di collusione col malaffare e la malavita.
Proprio con documenti come questo e, soprattutto, con la diffusione del ricordo, con immagini da proiettare anche a favore di giovani che, tra qualche anno, non sapranno più nemmeno dove è situato il paese di Rigopiano e quale tragedia si è verificata quel 18/01/2017, si potrà sperare che la coscienza e la consapevolezza delle persone sia sempre allerta per vigilare sull’uso e l’economia del territorio italiano.
La docuserie è uno Sky Original in onda il 20, 21 e 22 novembre su Sky TG24, Sky Documentaries, Sky Crime e in streaming su Now.