Come si possono affrontare le criticità che vivono i giovani, i loro disagi e conflitti, la loro ribellione? Come si può creare un ponte tra giovani e adulti, che siano genitori o insegnanti? Per rispondere a queste domande, per offrire strumenti efficaci al mondo degli adulti, i promotori del progetto Artemide daranno il via mercoledì, 13 novembre, a un ciclo di incontri, sei giornate di formazione teorico-esperienziale, per genitori e insegnanti. L’incontro si svolgerà dalle ore 17.00 alle 19.30 nella sala consiliare del Comune di Pescara. Seguiranno quelli, alla stessa ora e nello stesso posto, già in programma il 20 e 26 novembre, il 4, il 10 e l’11 dicembre.
Oggi l’annuncio del sindaco Carlo Masci e dell’assessore alla pubblica istruzione Valeria Toppetti, insieme a Serenella Di Michele, dell’Associazione di Promozione Sociale “Didattica teatrale”, capofila del gruppo di lavoro che si occupa di Atermide, Monica Isabella Ventura, presidente di Psicologia emergenza Abruzzo (Pea), con la vice presidente Laura Lodi e la psicologa Veronica Zamparelli, affiancati dalla Garante per i diritti dell’infanzia del Comune di Pescara Teresa Ascione.
Il progetto Atermide, che è finalizzato a contrastare la povertà educativa ed è finanziato dall’Unione Europea, è già approdato nelle scuole con una serie di laboratori incentrati sulla creatività, coinvolgendo circa 300 studenti (11–17 anni), impegnati in attività artistico-educative direttamente nelle scuole, ed è previsto anche uno sportello di ascolto psicologico.
“Vogliamo rispondere alle necessità legate alla gestione della dimensione emotiva e di orientamento dei figli”, ha detto Di Michele. “Possiamo supportare concretamente gli adulti a cercare delle risposte indicando come migliorare la comunicazione nella relazione con i giovani, con i figli”.
“Investiamo molto nelle attività socio-educative”, ha commentato Masci parlando di questo progetto come una delle “attività essenziali” svolte sul territorio, nelle scuole, a fianco alle attività didattiche, e parlando della importanza “della cultura e dello sport, per socializzare”.
“Con questi incontri”, ha aggiunto Ventura, “si crea la possibilità di dar vita a una comunicazione tra il mondo dei ragazzi, diventato molto chiuso, e quello gli adulti, fornendo a questi ultimi degli strumenti. Altrimenti si rischia che ognuno di questi mondi resti nella propria sfera”.
Per l’assessore Toppetti, “questo progetto ha tante frecce nel suo arco. Artemide porta un risveglio nelle scuole attraverso la creatività e rimette l’attenzione sul rapporto umano. Con le attività promosse si cercano degli strumenti per ricostruire il rapporto con i giovani e supportarli”. Infine “il primo diritto è il diritto al benessere”, ha sottolineato Ascione, mettendo in evidenza i punti di forza del progetto, che “dedica tempo all’ascolto dell’adulto e dei bambini”.
Oltre al Comune di Pescara, gli altri partner sono l’Università degli Studi D’annunzio di Chieti E Pescara, Dipartimento di Architettura - Dipartimento Scienze Psicologiche, l’associazione culturale Ennio Flaiano, l’aps Cittadini Attivi, l’Istituto Comprensivo Pescara 1/7, l’Istituto di Istruzione secondaria di secondo grado Aterno–Manthoné, la Società Cooperativa Sociale a.r.l. Kaleidos, la Società di Mutuo Soccorso Psicologia dell’emergenza Abruzzo, l’organizzazione di volontariato Pronto Sorriso, l’organizzazione di volontariato Sipem Sos Lombardia, Zeun Srl.