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La radio al mare in filodiffusione disturba i bagnanti, ecco gli spot fatti di solo silenzio

#SilenzioRadio, a Montesilvano l'iniziativa dell'imprenditore Alessio Sarra: "Una burla con Radio Mare fatta per aprire una riflessione"

Redazione
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#SilenzioRadio, ovvero spot pubblicitari fatti di solo silenzio per consentire ai bagnanti di vivere il mare in tranquillità, con i suoi suoni e i suoi rumori, e per offrire loro una pausa rispetto alle trasmissioni di Radio Mare, servizio di filodiffusione che interessa l'intera riviera di Montesilvano. E' l'iniziativa provocatoria promossa dall'imprenditore Alessio Sarra, che in questo modo ha voluto dare anche una risposta concreta alle tante lamentele dei cittadini e dei turisti sul servizio radiofonico. 

Gli spot, della durata di 30 secondi, sono andati in onda a ripetizione nel corso del weekend, concedendo agli utenti una pausa dalle trasmissioni ad alto volume che vanno avanti per buona parte della giornata. Nata circa 50 anni fa, quando smartphone e web non esistevano, Radio Mare aveva originariamente una funzione di pubblica utilità. Funzione che, tra l'altro, l'emittente continua ad avere in caso di emergenze e segnalazioni. La Radio, però, nel corso degli anni ha fatto discutere parecchio: non solo la creazione di un gruppo social denominato "Tutti quelli che odiano Radio Mare" e il lancio di petizioni sul web, ma anche un'interrogazione in Comune, preceduta da una raccolta firme con migliaia di adesioni, sull'impatto dell'emittente sulla tranquillità pubblica e sulla qualità dell'attrattività turistica della città. 

Da qui l'idea di Sarra, noto per la sua ventennale attività nel campo immobiliare ma ancora di più per iniziative particolari di marketing territoriale grazie alle quali si è parlato di Pescara e Montesilvano in tutta Italia: sua, ad esempio, la campagna "Attra-Versi", con le scritte positive sulle strisce pedonali; suoi i manifesti shock contro i mondiali in Qatar del 2022 per contestare le condizioni di lavoro degli operai; sua la celebre iniziativa degli Umarell, con la realizzazione di postazioni per far osservare in sicurezza i cantieri ai pensionati.

"Con questa iniziativa - sottolinea Alessio Sarra - ho voluto dare una risposta alle lamentele che registro da anni da parte di cittadini costretti a subire la filodiffusione ad alto volume, senza possibilità di scegliere cosa ascoltare. Così, per alcuni minuti gli utenti hanno potuto godere dei veri suoni dell'estate: il rumore delle onde, i rintocchi dei racchettoni, le voci dei bambini che giocano, il brusio tipico della spiaggia. A Montesilvano per il silenzio bisogna pagare. La mia, ovviamente, è stata una provocazione, una burla. Alla radio, infatti, non ho comunicato le mie reali intenzioni, ma solo che avrei partecipato ad un evento di carattere nazionale legato al silenzio".

"Nel weekend ho ricevuto congratulazioni e complimenti di clienti ed amici, quando si sono accorti, al termine degli spot, che quei 30 secondi erano offerti da me. Dimostrazione di come il silenzio, ormai, richiami l'attenzione più delle pubblicità strillate ed autoreferenziali che spesso vengono solo subite dagli utenti. I tempi sono cambiati, così come i mezzi di intrattenimento e gli strumenti di marketing. Ritengo che Radio Mare sia utilissima, soprattutto in caso di emergenze e servizi di pubblica utilità, come gli annunci relativi ai bambini che si allontanano dai genitori, ma per il resto bisognerebbe concedere ai fruitori della spiaggia un po' di tranquillità, altrimenti si rischia che i bagnanti e i turisti scelgano altri lidi per godere del mare in assoluto relax. Su questi aspetti - conclude l'imprenditore - spero che la mia iniziativa serva ad aprire una riflessione o un assordante silenzio radio".

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