Proiezioni, luci, giochi con i tessuti, animazione teatrale: sono gli elementi del laboratorio visivo e artigianale, legato agli spazi didattici, proposto nel fine settimana dall’istituto comprensivo di Spoltore che, nel plesso di via Basilea e in collaborazione con gli educatori dei nidi di Spoltore, ha ospitato “Questione di Stoffa”. Le attività creano esperienze immersive in ambienti dedicati, chiamati “atelier”, con un tema specifico: “paesaggi digitali”, “raggi di luce”, “stoffe in movimento”, “l’angolo della fantasia”.
A visitarli anche il sindaco Chiara Trulli, che ha parlato con insegnanti e genitori oltre ad assistere alle attività. Si tratta in sintesi di una una serie di laboratori pedagogici rivolti all’età di passaggio tra il nido e la scuola dell’infanzia: “Il progetto”, spiega all’assessore alla pubblica istruzione Francesca Sborgia, “serve a favorire la continuità didattica del Sistema Integrato 0-6, che è uno degli obiettivi di quest’amministrazione comune e la linea guida degli interventi sull’edilizia scolastica in corso, a cominciare dall’opera di rigenerazione urbana legata all’abbattimento del Mammut”.
Gli atelier servono anche a creare un contesto comune per bambini di classi diverse. Chiarisce la maestra Sandra Di Giansante: “I servizi educativi e le scuole dell’infanzia, definiti dalle norme e dalle linee guida più recenti, costituiscono il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a 6 anni. Il nostro laboratorio dà continuità all’esperienza dei bambini e dei genitori durante questo percorso. In un’ottica di coprogettazione coerente e articolata nasce la partnership con i nidi del territorio”.
Il progetto raccoglie i suggerimenti di Indire, l’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa. “Ovviamente”, conclude l’assessore Sborgia, “in futuro la scuola organizzerà altre giornate come questa”.