Hanno già aderito 15 associazioni di protezione animale alla manifestazione organizzata a Roccamorice da Enrico Rizzi, attivista per i diritti degli animali e commissario Dipartimento tutela animali e lotta alle zoomafie del partito ‘Sud chiama Nord’. Il luogo prescelto sarà la sede del Comune, di via de Horatiis, alle ore 17 di domenica 5 maggio. Oggetto dell'iniziativa è la richiesta di immediato intervento delle istituzioni presso una struttura di civile abitazione adibita a "rifugio" di animali, a quanto sembra numerose decine. "Spero che la mia visita di pochi giorni addietro presso tale presunto Rifugio – ha dichiarato Enrico Rizzi – sia servita a smuovere una situazione che sa di impasse e che invece potrebbe palesare un rischio per gli animali".
Nel corso della visita di Rizzi sono stati mostrati solo alcuni animali nelle pertinenze esterne di un'abitazione peraltro più volte rivendicata dal proprietario che non riesce a venirne in possesso. "Nonostante tali limitatezze – ha aggiunto Rizzi – ho visto un cane chiuso in un trasportino e, così come mi è stato riferito, singolari "consigli" che sarebbero stati dati dalla "Forestale" e che onestamente stento a credere. Poi cattivi odori e altre situazioni a mio avviso gravi, come alcuni cani non sterilizzati che si sarebbero riprodotti. Eppure – ha concluso Rizzi – ho dato la disponibilità ad aiutare la signora che assieme ad una altra persona si occupa di una situazione che richiede ormai una sola cosa: l'immediato intervento delle istituzioni".
Rizzi ha ad oggi ricevuto le spiegazioni del Sindaco. Tra queste l'indisponibilità di potere visitare la struttura che sarebbe stata manifestata nel corso di un sopralluogo disposto dal Comune nell'ottobre scorso. In più la mancanza di risposta dai numerosi Organi deputati ai quali lo stesso Sindaco si sarebbe rivolto. Il Sindaco, nel frattempo, è però divenuto oggetto delle imprecazioni espresse dalla gestrice del "Rifugio" la quale, in una diretta social, con tanto di nome e cognome, ha pure promesso "rissa" nei confronti di alcune persone in particolare che non sarebbero da lei gradite alla manifestazione. Fatti gravi che hanno indotto Rizzi ad informare, proprio per il buon esito dell'iniziativa, le Autorità competenti. "In Italia – ha concluso Rizzi – tali strutture devono rispettare dei precisi parametri ed anche se a volte, in quelle di volontariato, possono apparire delle situazioni più precarie per le difficoltà a far fronte a tutte le spese, niente giustifica le complicazioni per potere visione il luogo, come successo e me e prendo atto anche ad altri".