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Valorizzazione dei prodotti dell’Appennino Centrale

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Gustevole è il nome del progetto e dell’incontro che si è tenuto stamattina,3 aprile, presso i locali dell’Istituto Alberghiero di Pescara in via Tirino.

La valorizzazione dei prodotti dell’Appennino Centrale parte anche dalla conoscenza dei prodotti del territorio. Il vitellone bianco è una delle eccellenze della pastorizia e dell’allevamento bovino che vede 319 allevatori di cui il 70% circa iscritti all’ARA (Associazione Regionale Allevatori d’Abruzzo) e 101 di agnello del Centro Italia di cui 74 soci dell’ARA.

Molti arricceranno il naso al pensiero di mangiare carne, ma per chi vuole seguire una dieta non vegetariana o vegana, vuole la certezza e la sicurezza della provenienza e della qualità dell’allevamento.

Il Consorzio ARA, che stamattina ha presentato i prodotti bovini ed ovini, ha voluto precisare, ha detto il Direttore Francesco Cortesi, che il principio conduttore degli allevatori è la tracciabilità e la qualità con la garanzia IGIP e con Q-Code che permette all’utente, con un qualsiasi smartphone, di conoscere da dove viene il prodotto e quali sono le caratteristiche.

Altra cosa importante è la sicurezza della distribuzione che il Consorzio assicura soprattutto attraverso grandi catene di supermercati che garantiscono il trasporto, la conservazione e la vendita. In sostanza il principio degli allevatori è garantire che il cibo che deriva dai loro allevamenti sia salutare.

La Preside dell’IPSAR, Alessandra Di Pietro, ha voluto parlare dell’importanza, per gli allievi futuri chef, di imparare a conoscere la materia prima dei piatti che andranno a preparare. Molti corsi vengono richiesti per apprendere la qualità del cibo e la possibilità di manipolazione fino alla preparazione della pietanza da offrire ai propri ospiti, ma della carne poco si sa e poco si è fatto finora.

“Ben vengano questi approfondimenti,- ha detto la Preside Alessandra Di Pietro-, l’Istituto Alberghiero deve essere il luogo dove si apprendono le basi della cucina che partono, appunto, dalla conoscenza della materia prima cioè del cibo. Questi approfondimenti devono essere fatti sia dai docenti sia dagli stessi allievi, solo così si potrà garantire una professione con solide basi e di sicuro successo”.

A parlare per la Regione, in rappresentanza dell’Assessore all’Agricoltura Pepe, il Consigliere Alberto Balducci che ha detto: ”Credo che questo incontro tra l’ARA e la Scuola sia importante e strategica e deve essere presa di esempio perché questo tipo di attività e la qualità e tracciabilità di prodotti garantiti, facilitano il ritorno del turismo in Abruzzo che dopo gli eventi calamitosi di questo inverno ha subito una grande flessione”.

A seguito di una domanda fatta dall’Avv. Cappuccilli, Presidente AIL di Pescara, presente tra il pubblico, di quale sia la differenza della carne francese con quella nostrana, il Direttore dell’ARA ha precisato che, nonostante la bontà della carne d’oltralpe, la nostra ha un pregio in più, ha un percorso qualità certificato con le etichette e con una pezzatura medio piccola che garantisce una qualità superiore.

Il Presidente della Provincia Antonio Di Marco, ha ricordato che l’Istituto Alberghiero, guidato con determinazione e maestria da Alessandra Di Pietro, continua un percorso di studi e di informazione molto importante e con i nuovi laboratori, che saranno pronti al massimo entro metà settembre, la scuola sarà il fiore all’occhiello della Provincia e dell’intera Regione. Gli studi che gli allievi fanno presso l’Istituto Alberghiero sono importanti perché non prescindono dalla conoscenza dei prodotti, ma, anzi, proprio con questi incontri e seminari, sono ampiamente formati ed informati per diventare dei grandi professionisti della somministrazione.

In sala tra i molti presenti anche Francesco Misiti Questore di Pescara, Federico Anzellotti della CONPAIT Nazionale, la Giornalista Monica Di Pillo della Dolce Vita, La Presidente del Lyons di Pescara Maria Elena Degli Eredi, il Presidente Luca Romani del Rotary Club di Pescara.

Gli studenti della varie classi hanno preparato un pranzo a base di prodotti degli allevamenti dell’Appennino ed hanno organizzato l’accoglienza ed il servizio ai tavoli, con grande maestria, diretti dai loro docenti di cucina e di sala.

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