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Marineria, Febbo: "Sbloccare subito il cig in deroga"

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Una lettera per lamentare "lo stallo sull'erogazione dei finanziamenti ai pescatori" e la preoccupazione per "la particolare gravità in cui versa la Marineria di Pescara", è stata inviata dall'assessore alla Pesca, Mauro Febbo, ai ministri dell'Economia, Agricoltura e Lavoro e ai parlamentari abruzzesi una volta appresa la notizia che è saltato l'incontro in programma ieri a Roma per l'erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga al settore della Pesca.

"Lo stato di disagio - scrive Mauro Febbo - di oltre 160 marittimi che hanno peraltro fruito solo in parte del trattamento dovuto per il 2012, è ormai pervenuto a livelli insostenibili. Con la legge di Stabilità 2013 sono stati stanziati 30 milioni di euro a copertura degli ammortizzatori sociali per l'anno in corso. Pertanto, ancor prima di trattare sugli ulteriori fondi da destinare al pagamento degli indennizzi a saldo del 2012, si chiede l'immediata disponibilità dei 30 milioni di euro da destinare agli operatori della Pesca".

"Non procedere allo sblocco di quegli indennizzi - insiste l'assessore - significherebbe ridurre al lumicino le speranze di sopravvivenza per la categoria dei pescatori che oggi deve fare i conti con numerose problematiche come il calo di consumi di pesce da parte delle famiglie italiane, l'aumento vertiginoso dei prezzi del carburante e delle spese di gestione, l'importazione di prodotti dai Paesi non comunitari. E' necessario e doveroso che chi governa il Paese intervenga per salvaguardare l'intero settore della Pesca che rappresenta, anche per la nostra regione, una preziosa e fondamentale risorsa economica".

In questo senso Mauro Febbo ha annunciato che oggi incontrerà il direttore del ministero della Pesca, Emilio Gatto, al quale ribadirà "la posizione della Regione Abruzzo per la deroga al fermo biologico. Non deve essere vanificato il lavoro svolto fino ad oggi con il Ministero, che sempre ha accolto e ascoltato le nostre istanze, e non bisogna sottovalutare anche alcuni aspetti tecnici come i lavori di dragaggio all'interno al Porto canale di Pescara che, qualora venisse accordato il fermo estivo, diventerebbe di nuovo impraticabile poiché la canaletta di emergenza appena creata rischierebbe di chiudersi impedendo alle imbarcazione di lavorare".

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