«Le comunità locali che nel corso degli anni si sono distinte nel consentire un adeguato 'respiro' alla più importante asta fluviale d’Abruzzo non possono oggi supportare da sole il carico ambientale di un'opera come l’Intervento di sistemazione idraulica lungo il Fiume Pescara la cui realizzazione si attende ormai da lungo tempo e che oggi assurge a carattere di estrema indifferibilità ed urgenza». Interviene così il Sottosegretario con delega ad Ambiente e Protezione Civile Mario Mazzocca sul tema delle procedure amministrative ed espropriative riguardanti ilprogetto di realizzazione di tre casse di espansione per ridurre il rischio idraulico del fiume Pescara e sulle richieste dei Sindaci di Cepagatti e Rosciano - Sirena Rapattoni e Alberto Secamiglio - avanzate unitamente alla Coldiretti Abruzzo e ai proprietari dei terreni interessati dall'opera.
«Ritengo sia profondamente iniquo - continua Mazzocca - che i Comuni che, al contrario di altri, hanno saputo preservare negli anni la naturalità delle aree golenali e delle relative aree adiacenti del fiume Pescara, possano subire oggi una ulteriore forma di penalizzazione. Mi farò personalmente carico di evidenziare tali legittime esigenze fin dalla prossima fase tecnico-procedimentale (coincidente con la progettazione definitiva dell'opera) affinché le stesse possano essere adeguatamente contemperate con il generale interesse pubblico e strategico dell'intervento, per la cui realizzazione il Governo ha stanziato fondi per 54,8 milioni di euro. Promuoverò immediatamente l’istituzione di un tavolo tecnico-istituzionale con i 4 Sindaci dei Comuni interessati dall’intervento (Cepagatti, Rosciano, Manoppello e Chieti) e le principali organizzazioni di categoria degli agricoltori.
Il tavolo si occuperà di vagliare dettagliatamente gli effetti della procedura espropriativa in atto in relazione alla indispensabile attività di consultazione delle parti interessate, operazione che avvierò personalmente nei primi giorni della prossima settimana. Altro aspetto di cui si occuperà il tavolo riguarderà la relazione fra le scelte progettuali e le eventuali interferenze con le reti infrastrutturali e i servizi presenti sul territorio. Saranno, inoltre, discusse le modalità gestionali delle opere di laminazione, oggi più che mai aspetto dirimente ai fini di un corretto, efficace ed efficiente impatto sulle finalità che la realizzazione del progetto medesimo si prefigge».
«La nostra azione – conclude il Sottosegretario – deve essere sempre improntata al perseguimento d'una diffusa condivisione delle scelte progettuali e gestionali di questo come di altri interventi dall'elevato valore strategico, ancor più allorquando si affrontano problematiche riguardanti il tema della prevenzione civile e devono essere valutati con estrema attenzione gli effetti della attività antropica sull'ambiente naturale, soprattutto in un'area in cui nel recente passato l'azione umana (Megalò, Interporto, ecc.) ha contribuito a ridurre sensibilmente ed inopinatamente la complessiva superficie di esondazione del Fiume Pescara».