Grandi giocate, fortissimo avversario di fronte bloccato per tre quarti, età media in campo per i Granchi di soli 24 anni, ma soprattutto un grande cuore e tanta voglia di riscattarsi di fronte a proprio caloroso pubblico. Un paio di sviste arbitrali, che non avrebbero influito sulla vittoria Steelers di 30 a 6 , hanno comunque reso la serata pescarese degna delle migliori giornate di football americano giocato in città .
Sappiamo che lo spauracchio di ogni sportivo si chiama "sconfitta", non importa se si tratti di una competizione individuale o di squadra, fa poca differenza la categoria o il prestigio del campionato, ogni appassionato che si rispetti compie innumerevoli sacrifici e passa gran parte del suo tempo ad allenarsi per diventare un atleta migliore e per raggiungere la chimera "vittoria".
Gli Steelers Terni sono una di quelle squadre che ha compiuto quel percorso arduo e tortuoso che porta a giocarsi quelle partite che un giorno racconterai ai tuoi nipoti, sono forti, ben preparati atleticamente e a mio modesto parere di una categoria superiore al campionato in cui militano. Sabato sera sono arrivati a Pescara con la formazione rimaneggiata, privi di alcuni titolari e con la testa già ai prossimi play-off, ma da grande squadra hanno onorato il campo e giocato come se le 5 vittorie precedenti in altrettanti match non esistessero.
Di contro hanno trovato 24 ragazzi in maglia rosso-blu che portano sulle spalle il peso di una stagione difficile, una stagione di transizione, una stagione con nessuna soddisfazione (eccezion fatta per i due Crabs che hanno ben figurato con la Nazionale Under 19), ma la voglia di dimostrare a tutti, specialmente ai loro detrattori, che il football americano insegna a non abbassare mai la testa, insegna a scendere in campo sempre e comunque e a lottare dal kick-off fino al tributo finale che si deve ai vincitori.
La cronaca racconta dell'attacco Crabs in campo per primo, di una serie di corse che funzionano e di un primo down chiuso rapidamente (a Terni c'erano voluti 3 quarti perché ciò accadesse), a questo punto la difesa ospite risponde con un grande giocata del loro Defensive End che con un Sack sul Quarterback di casa costringe i granchi al Punt. Il ritornatore riesce ad evitare alcuni placcaggi e a riportare la palla in un ottima posizione di campo. GliSteelers, in maglia bianca, scendono in campo decisi a segnare e nonostante l'ottima difesa dei Crabs, che riesce a contenere alcuni assalti, riescono a raggiungere la end-zone con una corsa esterna sulla sinistra. A buon fine anche la trasformazione con un preciso lancio.
I Granchi seppur scossi non si demoralizzano e ricominciano il secondo quarto con la stessa intensità e grinta del primo, un po' alla volta riescono a guadagnare terreno, ma in prossimità della metà campo, a causa di un fumble sono costretti a cedere il pallone agli avversari. A questo punto tutti si aspettano il colpo di grazia giallo-nero, ma la difesa di casa riesce a rintuzzare tutti i tentativi e costringe gli ospiti al Punt (per la prima volta in 2 partite e nel corso della partita la cosa si ripeterà ).
Rientra in campo l'attacco rosso-blu che prova ad alternare un gioco di corse con dei lanci, ma ancora una volta gli errori sono fatali e costringono nuovamente il Kicker ad allontanare il pallone con un calcio. Il ritornatore degli Steelers nuovamente riporta la palla per svariate yards, anche se questa volta l'azione pare viziata da una penalità non vista dalla crew arbitrale (ottima e professionale come sempre). I giallo-neri approfittano di questo momento per segnare nuovamente con una corsa esterna e a portare il risultato sullo 0-16 (a buon fine la trasformazione addizionale da 2 punti).
I Crabs, a differenza delle ultime uscite, non si scompongono, ne si demoralizzano, ma con un ottimo drive, favorito anche da alcune penalità di una difesa ospite a tratti nervosa, riescono a segnare con un preciso lancio sul Wide Receiver Paolo Domenicone (sedicenne ed alla sua prima stagione nel campionato di Terza Divisione). Si va all'half-time sul risultato di 6-16 per i ternani. Il terzo quarto viene giocato con grande intensità e grinta da entrambe le compagini e finisce in perfetta parità , quindi con il medesimo risultato si entra nell'ultima frazione di gioco.
I Crabs continuano a giocare con la cattiveria necessaria che si deve ad un avversario di questo calibro. Gli sforzi e la stanchezza dei ragazzi di casa cominciano a farsi sentire, e gli Steelers, più esperti e preparati ne approfittano segnando ancora nel finale e chiudendo il match sul 6-30. Sugli scudi un altro giovane del vivaio pescarese, Michele Sarcina, 18enne impiegato sia in attacco, difesa e special team e a detto di tutti MVP del match. A fine partita, come consuetudine è stato tributato il giusto saluto ai vincitori, avversari corretti a cui va il mio migliore augurio per le future battaglie, sperando che questa volta riescano a spuntarla anche in finale, ma ciò che mi ha reso ancora più orgoglioso dei miei colori è stato vedere il volto stanco, ma felice dei miei fratelli, si perché sembrerà strano a molti ma noi per la prima volta, nonostante l'ennesima sconfitta, siamo usciti dal campo a testa alta e lo abbiamo fatto da "squadra".
Sia ben chiaro, c'è ancora moltissimo da fare, questa partita è solo un punto di partenza, molti sono gli errori da correggere e l'impegno in allenamento deve aumentare giorno per giorno, ma noi non ci arrendiamo, non cerchiamo scuse, non diamo importanza alle critiche che ci piovono addosso, ne cerchiamo gloria in altre franchigie, abbiamo perso alcuni giocatori per strada, abbiamo perso dei compagni per infortunio, altri per motivi di lavoro, siamo rimasti in 24, ma siamo più UNITI che mai.