Visto l’andamento e le sempre più scarse prestazioni in campo, l’attesa non è rivolta tanto verso gli inutili play off, quanto per la conclusione di questa ennesima, deludente stagione per il Delfino. Forse anche il padrone unico, in fondo, non vede l’ora finisca per concentrarsi sul ben più importante e proficuo torneo annuale di Padel: l’ex allenatore dell’Under 21 con i calciatori più forti che tale selezione abbia mai avuto, senza riuscire però non solo a vincere qualcosa, ma neppure a qualificarsi per le Olimpiadi, nonostante le finali disputate in casa, ovvero Gigi Di Biagio, grande amico guarda caso di questa società, sta già scaldando la racchetta.
Altra occasione casalinga, infatti, persa contro una SPAL che, scesa in campo con l’unico pensiero di non subire, strada facendo ha compreso che il Pescara, nonostante la differenza in classifica, tutto sommato valeva quanto essa, così ha preso in mano il pallino del gioco e l’ha pareggiata, sebbene con un pizzico di fortuna avrebbe anche potuto strappare l’intera posta in palio. In fondo i biancazzurri locali, fatta eccezione per i soliti tentativi di testa di Brosco su calci da fermo, la porta avversaria non l’hanno proprio inquadrata…
Al termine dell’incontro l’ex mago Baldini ha pure sbroccato (ma guarda un po’) ai microfoni della televisione chietina amica della Sebastianese, sfogando sul microfonista, mal consigliato dallo studio e reo stavolta di non avergli posto la giusta domanda, tutta la propria frustrazione. Evidentemente anche per un sanguigno come lui l’abitudine al non avere contraddittorio e tanto meno interrogativi scomodi a cui rispondere, poi conduce a fastidi dimenticati. Facile che il presidente sia stato poi costretto a ricordargli che più di questo, ovvero selezionare accuratamente i microfoni a cui dover rispondere, questa società non può fare, quindi sarà il caso che alla prima occasione magari chieda scusa ai neroverdi. Se non dovesse farlo si potrebbe creare prima del previsto l’attesa frattura che consegnerà il solito addio di un allenatore illusosi di essere stato amato per i suoi modi qui a Pescara, invece è accaduto unicamente per i risultati conseguiti nei suoi primi mesi, perché dev’essere chiaro una volta e per sempre: la tifoseria chiede vittorie e promozioni, non proclami e sogni!
Gli illusi e gli scarsi conoscitori del calcio, in sostanza coloro che additano come “gufi” i pochi e seri addetti ai lavori, anche quest’anno non potranno che ringraziare chi detiene la quasi totalità delle quote societarie per l’iscrizione al campionato, il pagamento degli stipendi e, novità di questa stagione, il costoso acquisto dei rivoluzionari braccialetti per le giovanili, sicuramente più redditizi di quanto non sarebbe stato un attaccante vero da inserire nella Rosa. D’altronde con i braccialetti non si segna, ma in compenso si fa quadrare il bilancio, che sappiamo essere l’unica questione di effettiva importanza per il Pescara.
Il Delfino scenderà nuovamente in campo, purtroppo ancora all’Adriatico, venerdì 7 marzo alle ore 20:30, nel difficile tentativo di strappare almeno un pareggio anche alla Lucchese, squadra in piena lotta per evitare i play out.