Sofferta vittoria del Delfino ieri all’ora di pranzo in quel di Solbiate Arno, contro i giovani rossoneri del Milan Futuro. Decisivo l’ingresso nella ripresa di Andrea Ferraris, autore della miglior prestazione da quando veste la casacca biancazzurra. Non ha segnato, ma ha messo il decisivo zampino in entrambe le reti della rimonta che ha portato al 2-3 finale.
A partire da questa settimana, come avrete avuto modo di osservare, inizia una saltuaria collaborazione fra il nostro editoriale del lunedì e l’artista pescarese Christian “Suonidipinti” Serafini, noto per i suoi graffiti che colorano molte attività commerciali del pescarese, ma anche grande tifoso biancazzurro. Con le sue divertenti vignette introdurremo, di volta in volta, alcuni degli argomenti maggiormente sentiti dalla tifoseria.
Alla luce delle continue dichiarazioni del presidente Sebastiani ai microfoni amici, tese a voler dimostrare il suo impeccabile operato da quando tiene ben salde le redini societarie, nonché prodigo di spiegazioni atte a scagionarlo dalle presunte e malevole voci che lo hanno da molti anni etichettato come un “Pinocchio”, ecco che il primo sketch del nostro amico Christian sembra voler dimostrare l’esatto opposto: il povero Delfino, simbolo universale di libertà e amicizia, comunque sorridente per sua natura, fra le sbarre della prigione in cui è stato rinchiuso, cerca disperatamente di continuare a giocare a calcio, mentre chi possiede le chiavi della sua cella prosegue imperterrito a mercanteggiare, traendone benefici di carattere personale.
L’assoluta assenza del contraddittorio nelle interviste, fastidioso orpello che alcuni lacchè con la tessera dell’Ordine dei giornalisti in tasca hanno dimenticato nella medesima, conduce ad una pericolosa contro indicazione: nel convincimento di poter dichiarare qualsiasi asserzione passi per la testa in quell’istante, dando per scontata la possibilità di ribaltare qualsiasi concetto di volta in volta espresso, inevitabilmente si evidenziano, alternando i video televisivi incriminati, clamorose bugie ed omissioni, che vanno, da sole e senza ulteriori commenti, a dimostrare il perché di un tale soprannome.
La missione e la speranza della tifoseria pescarese sono ormai volte unicamente alla liberazione del povero mammifero marino, piuttosto che dai sempre più scarsi risultati forniti dal campo. Impresa difficilissima da realizzare, ma se perfino il Conte di Montecristo riuscì ad evadere dal celebre Castelo d’If, ebbene perché non sperare nell’arrivo a Pescara di un novello Abate Farìa in grado di fornirgli il giusto grimaldello?
Frattanto anche le ormai già celebri dichiarazioni dell’ex mago Silvio Baldini hanno iniziato a far storcere il naso a molti supporter biancazzurri: durante la vigilia dell’ultimo match si è pronunciato sfavorevolmente nei confronti delle formazioni Under 23, come appunto il Milan Futuro, che dovrebbero lasciare spazio a scontri di ben altro interesse, come, ad esempio, un derby fra Chieti e Pescara. Nulla contro la squadra teatina, ma è palese non si sia ben informato circa il pensiero in merito dell’ambiente adriatico, dimostrando un’ancora scarsa conoscenza del vissuto nostrano.
Prossimo turno all’Adriatico, sabato 1° marzo contro una SPAL in piena lotta per non retrocedere, con fischio d’inizio alle ore 17:30. La vittoria fra le mura amiche manca ormai da quasi quattro mesi, precisamente dall’1-0 rifilato al Sestri Levante nel lontano 9 novembre 2024: da allora, in casa, solo cocenti delusioni e prestazioni opache, sarebbe il caso di iniziare ad invertire finalmente la tendenza.