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Il Lunedì del Delfino

Tutto come previsto salvo l'ennesima magia di Baldini

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La clamorosa débâcle interna con il fanalino di coda Legnago, tanto inopinata quanto meritata per il Delfino, a menta fredda ci porta ad analizzarla congetturando almeno un paio di ipotesi.

La prima, estremamente plausibile, si riaggancia alle tante inquietudini che, nonostante il fino a sabato scorso splendido campionato, accompagnano da inizio stagione le vicende del Pescara. La Ternana è l’unica squadra costruita appositamente e senza lesinare per vincere il girone, non ha mai mollato la presa e, al netto di qualche passo falso, ha dimostrato di avere un attacco fuori categoria. La cosiddetta magia di Silvio Baldini si è palesata innanzitutto nell’averla affrontata alla prima giornata, quando il calcio era ancora estivo, oltre ai due punti di penalità che gli umbri hanno subito nelle settimane successive. Diversamente i neroverdi sarebbero già in fuga e non abbiamo idea di come avrebbero reagito Brosco e compagni a tale eventualità.

La seconda, più fantasiosa, ma in linea con le caratteristiche del Mister, ci lascia immaginare una sorta di partita psicologica che ha deciso di mettere in atto, nella consapevolezza di avere a che fare con un avversario nettamente superiore. Le due sconfitte subite nelle ultime altrettante gare interne, che sulla carta dovevano invece consegnare sei facili punti da incamerare, al netto della meno scontata vittoria di Gubbio e di ciò che potrà accadere sabato prossimo a Campobasso, avrebbero condotto il Delfino con un buon vantaggio alla vigilia del big match dell’Adriatico contro la Ternana, prima di Natale. Messo così, probabilmente sarebbe stato affrontato dai biancazzurri, complice anche il vantaggio nello scontro diretto, con l’idea che sarebbe stato sufficiente un pareggio, tale da mantenere a debita distanza i temibili avversari. Un simile atteggiamento, corroborato dalla veemenza con cui invece gli umbri sarebbero di certo scesi in campo, molto probabilmente avrebbe causato una netta sconfitta, i cui risvolti mentali non sarebbero stati superati facilmente. Ora che, invece, le squadre sono appaiate, potrebbero invertirsi le parti, tanto più che il Pescara ha, risultati finali a parte, dimostrato di saper giocare meglio contro avversari di spessore. 

Insomma non stiamo affatto scrivendo che Baldini lo abbia fatto apposta a schierare degli undici poco equilibrati e motivati di fronte al Pineto e al Legnago, ci mancherebbe, ma non sarebbe da escludere del tutto, considerato come più volte sottolineato il particolarissimo modo di ragionare del trainer, che almeno a livello inconscio ci possa aver ragionato, trasmettendo così il suo pensiero ai propri giocatori.

Non devono stupire, infine, i mugugni subito mostrati dalla tifoseria che, dovendosi portare alle spalle il fardello delle ultime sei deludenti stagioni, consapevoli che in caso di mancato successo finale dovrebbero “gustarsi” l’anno prossimo il quinto, consecutivo, campionato di serie C, vede l’eventuale promozione come un minimo sindacale che la società possa consegnare alla città.

Come sopra accennato il prossimo impegno sarà quello di Campobasso, per una sorta di quasi derby contro i cugini molisani. Fischio d’inizio alle ore 19:45.

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