Come sempre il calcio si conferma lo sport più imprevedibile in senso assoluto, nelle gioie e nei dolori. Al termine di quella che si può considerare come la miglior prestazione corale del Delfino fin qui, ieri è giunta, al contempo, la prima sconfitta stagionale. L’1-0 con cui la Vis Pesaro e il pessimo arbitro Domenico Castellone della sezione di Napoli hanno piegato i biancazzurri, autori di una gara che definire maiuscola è riduttivo, non solo non toglie nulla alle concrete possibilità di vittoria finale, ma al contrario ne rafforza la convinzione.
In dieci per un tempo e mezzo, causa espulsione per doppio cartellino giallo nei confronti di Niccolò Squizzato, autore di due falli che, forse, messi insieme, a malapena avrebbero dovuto infliggerli un’ammonizione, il Pescara ha comunque dominato in lungo e in largo i marchigiani, al punto che bisognava alzare lo sguardo verso il puntino rosso in alto a sinistra degli schermi, per ricordarsi dell’inferiorità numerica. Purtroppo, a fronte di un numero imprecisato di palle goal, soprattutto per merito (o demerito? …) del duo Pierozzi/Dagasso, che ne hanno create e al contempo divorate tantissime, nessuna ha gonfiato la rete del portiere pesarese, il croato Ante Vukovic. Di contro i padroni di casa sono riusciti a finalizzare praticamente l’unico o quasi tiro in porta dell’intera gara.
Insomma, senza dimenticare che l’attaccante Okoro, autore poi del goal decisivo, andava ammonito ad inizio gara per un brutto fallo su Pellacani, ma qui l’arbitro ha preferito lasciar perdere (…), oltre ad un paio di più che possibili penalty non concessi al Pescara, di cui uno davvero incredibile, con Brosco quasi strangolato da un difensore avversario, i Baldini Boys restano ancora in cima alla graduatoria e sempre con la gara casalinga da recuperare giovedì 21 novembre contro il Milan Futuro.
Vero è che finora alcune partite erano state vinte dal Delfino senza eccessivi meriti, quindi per la legge dei grandi numeri una storta nell’arco della stagione capita sempre, ma ieri, forse per la prima volta, si è sentita l’assenza di un uomo da area di rigore, capace di mettere il piede o la testa giusta quando serve. Tant’è, inutile recriminare oltre, anche perché in serie C, dove l’attuale società ci ha costretti da ormai quattro anni, il VAR non c’è e quindi bisogna sempre pregare nella buona fede e nelle capacità del direttore di gara, oltre che nelle proprie.
La vittoria di ieri della Vis Pesaro avrà almeno fatto felici i coraggiosi scommettitori che avevano avventurosamente scommesso sui biancorossi, chissà chi sono: beati loro!
Bisogna ora dimenticarsi dell’episodio, prendere il buono che ci hanno lasciato i novanta e passa minuti disputati allo stadio Tonino Benelli, ovvero l’aver fatto capire in maniera chiara e decisa chi è la capolista, a prescindere da tutto e da tutti, e guardare a sabato prossimo, quando all’Adriatico arriveranno i liguri del Sestri Levante, con inizio alle 17:30. Obiettivo i tre punti, assolutamente necessari per ripartire più forti e consapevoli di prima.