Alla prova del nove, nel calcolo della congruità , la ragione dei biancazzurri è in contumacia. Lontana ma ancora presente è l'afasia legata agli episodi antisportivi di Martina-Asti, gli stessi che annichilirono il dovere di cronaca ufficiale sulla gara Pescara-Luparense vinta dai Lupi camminando. Camminando così come è acclarato che stesse camminando leggera - sulla testa degli uomini di Patriarca - Ate, figlia di Zeus o secondo altra fonte, figlia di Eris, della Discordia. Di chiunque fosse e sia figlia la Rovina, rovina è stata al PalaRoma per il Pescara.
Dopo i due impronosticabili pareggi (3-3 e 2-2), altrettanto impronosticabile la disfatta della gara 3. L'esiziale 7-2 nel voltametro dell'Acqua&Sapone ribadisce il valore del divario elettrico stagionale, quattro reti più uno, il surplus e il disavanzo. Instabile anche sportivamente il rapporto servo-padrone: il Pescara inaugura la bella con l'illusione di sovrastare i cugini (un falso positivo), per poi finirla in bellezza soffocato o - almeno in apparenza - senza fiato. Già sotto di due goal – con gli zampini di Giasson e del Divino Jonas - l'ammanco pescarese si ferma a sette, con lo stop - e palla nel sacco pieno di Zaramello - decretato da Murilo, il quale cala il sipario su una stagione segnata da irrisarcibili emozioni.
ACQUA&SAPONE EMMEGROSS-PESCARA 7-2 (2-0 p.t.)
ACQUA&SAPONE EMMEGROSS: Mammarella, Chaguinha, Calderolli, Caetano, Murilo, Leitao, Cuzzolino, Coco Schmitt, Di Matteo, Aguinaldo, Scordella, Montefalcone. All. BellarteÂ
PESCARA: Zaramello, Duarte, Canabarro, Jonas, Nicolodi, Dambrosio, Leggiero, Romano, Mauricio, Jonas, Chiavaroli, Barigelli. All. PatriarcaÂ
MARCATORI:Â 8'53'' p.t. Caetano (A), 15'31'' aut. Jonas (P), 4'11'' s.t. Calderolli (A), 6'05'' e 6'37'' Cuzzolino (A), 7'05'' rig. Nicolodi (P), 8'21'' Chaguinha (A), 16'41'' Zaramello (P), 17'48'' Murilo (A)
AMMONITI:Â Giasson (P), Calderolli (A)
ARBITRI:Â Domenico Daidone (Trapani), Giuseppe Di Gregorio (Enna), Daniele Ferretti (Roma 1)Â CRONO:Â Daniele Fratangeli (Frosinone)Â