Il Pescara, che sta attraversando un momento difficile in classifica, diventa un caso politico. Ha preso piede, infatti, in questi ultimi giorni un botta e risposta tra il presidente Sebastiani e il consigliere comunale di maggioranza Massimiliano Pignoli, con quest'ultimo che ha sollecitato il numero 1 biancazzurro a "riconsegnare simbolicamente le chiavi della società al sindaco", e Sebastiani che gli ha replicato evidenziando che Pignoli aveva più volte chiesto biglietti gratuiti per poter assistere alle partite, aggiungendo: "Non ci risulta che Massimiliano Pignoli, nell’ultimo anno, abbia acquistato un singolo biglietto per accedere alle gare di campionato e assistere alle partite del suo amato Pescara". Ma per Pignoli i tagliandi in questione erano stati dati alle persone bisognose.
Tuttavia Sebastiani non ci sta: “Con piacere il presidente Sebastiani prende atto del fatto che il consigliere Pignoli sia super tifoso della Delfino Pescara 1936, e con altrettanta disponibilità, chiarisce che se lo stesso lo desiderasse potremmo mettere a disposizione gli elenchi dei nominativi accreditati dallo stesso nel corso del tempo e che dai nostri riscontri non solo non risultano essere meno abbienti rispetto ad altri, ma altresì siano parte attiva delle frange che contestano questa stessa società nonostante il titolo gratuito”.
Per quanto riguarda il consiglio di “lavorare per il bene della nostra società, ricordiamo al consigliere - scrive Sebastiani - che questa presidenza da più di tredici anni in prima persona, nei primi tre unitamente ad altri soci, si occupa esattamente di questo aspetto alternando come succede nello sport momenti positivi a momenti negativi, ma gestendo sempre il Club con correttezza amministrativa e puntualità. Si ricorda inoltre al consigliere comunale, vista la sua figura nella macchina amministrativa della città, che questa presidenza e’ l’unica nella storia del Delfino che ha sempre onorato puntualmente gli impegni con l’ente, e quando il Delfino ha raggiunto il punto più basso della sua storia, noi cittadini di Pescara abbiamo perso circa 2,3 milioni di euro. Dov’era fattivamente il consigliere Pignoli quando il Pescara ha raggiunto per davvero il punto più basso della sua storia? Io c’ero…”.
Contemporaneamente il sindaco Carlo Masci è intervenuto con una nota per dire che "la Pescara Calcio è un patrimonio di Pescara e dei pescaresi e non si può neppure lontanamente immaginare che questo patrimonio vada disperso. I colori biancazzurri vanno assolutamente salvaguardati, vanno mantenuti vivi, per cui è indispensabile pensare a un piano di rinascita di questa straordinaria realtà, passando per imprenditori che credano in questi colori e vogliano mantenerli vivi".
Poi Masci ha aggiunto: "Nelle ultime ore, tenuto conto della situazione che si è creata, ho avuto un colloquio con il presidente Daniele Sebastiani, che ha ribadito la piena disponibilità a cedere la società in mani solide e sicure, e sono pronto ad affrontare di nuovo la questione con lui ma, nel frattempo, aldilà delle questioni societarie, desidero lanciare un appello a tutti gli imprenditori, in primo luogo quelli pescaresi, affinché riflettano e prendano in seria considerazione questa opportunità".
Masci ritiene dunque "possibile e doveroso dare alla squadra una nuova vita, una nuova occasione: un passaggio del genere darebbe al calcio pescarese la linfa indispensabile a superare questo momento e a guardare al futuro, mettendo fine alle polemiche che non fanno bene né allo sport, né alla Pescara calcio, né alla città".