Parecchie cose sono accadute nella scorsa settimana intorno al Delfino e tutte decisamente importanti e degne di nota.
Iniziamo da Zeman, a cui dedichiamo il giusto tributo, giacché all’indomani dell’ultimo intervento chirurgico, fortunatamente riuscito, i medici gli hanno praticamente imposto l’addio alla panchina. Sicuramente per questa stagione, ma diremmo ormai, vista l’età e gli acciacchi, definitivamente. È tempo che il Maestro si goda la meritata pensione. I critici gli contesteranno sempre di aver vinto pochissimo, ma solo un esiguo numero di allenatori ha saputo insegnare calcio come lui e sono in tanti a dovergli eterna riconoscenza.
Le redini della squadra sono state, quindi, affidate al suo secondo, quel Giovanni Bucaro che sembra aver ricevuto il testimone proprio dal boemo, almeno a detta sua. Se si sia trattata della consueta scelta “di comodo” e al risparmio, oppure di una scommessa che potrebbe anche rivelarsi vincente, lo scopriremo nei prossimi mesi.
A seguire, la nomina di Daniele Sebastiani a consigliere federale in quota Lega Pro. Un’investitura che non deve sorprendere, visto che da sempre ha ricevuto complimenti per il suo management dagli alti papaveri del calcio nazionale, ad iniziare proprio da Gabriele Gravina, cui spetta la responsabilità morale di averlo definito un “modello” gestionale. Va detto che sono proprio le sue innate capacità di ragioniere/mercante ad averlo inviso alla piazza pescarese: come ha ricordato il tifoso Antonio Castelli, nel corso di una trasmissione televisiva locale alcuni giorni or sono, senza la passione non ha senso seguire la squadra del cuore, che nel caso del Delfino appare come una morte celebrale ad encefalogramma piatto, buono solo per vendere e scambiare calciatori in cambio di denaro.
Ciò che però ha dato maggiore risalto alla settimana appena conclusasi, è stato senza ombra di dubbio l’inizio della pesante e stavolta decisa contestazione da parte della Curva Nord, ma diremmo dell’intera tifoseria biancazzurra, nei confronti del presidente. Se negli anni scorsi il sentore di una definitiva rottura non si era mai realmente tradotto in qualcosa di concreto e duraturo, questa volta il punto di non ritorno è stato superato e indietro non si tornerà mai più. Un deciso comunicato da parte degli Ultras aveva anticipato, fra l’altro, l’assenza dei tifosi in curva per tutta la durata del primo tempo contro la Lucchese, sabato pomeriggio. Fuori dallo Stadio i cori contro di lui e le scritte sugli striscioni, dal sapore di inequivocabile dissenso, per usare un eufemismo, sono risuonati alti e forti. Nonostante le sue continue affermazioni rivolte ai microfoni consenzienti, atte a mostrare il più totale menefreghismo verso chi lo contesta, fatto sottolineato anche da un noto volto televisivo locale, sempre durante questa indimenticabile settimana, il quale ha ammonito i tifosi a non occuparsi delle vicende societarie (…), ebbene stavolta ha scelto di non presentarsi allo Stadio. Forse un minimo di fastidio inizia ad averlo? Chissà. Allo storico presentatore vogliamo comunque ricordare un particolare: è sempre stato proprio il “suo” presidente ad affermare che sono i tifosi a dover trovare un sostituto, smentendolo quindi, indirettamente. In sua vece, altro fatto clamoroso e degno di nota, si è presentato all’Adriatico e successivamente sotto la Curva Nord, uno strano personaggio, rivelatosi poi come rappresentante dello sponsor Contrader, che dai pressi del settore dedicato ai disabili ha pensato bene di inveire contro i tifosi! L’ennesimo episodio incredibile, che getta ulteriore fango al blasone del Pescara, ormai non più tale, grazie alla scelleratezza e al vittimismo di Giuseppe De Cecco, che dodici anni or sono decise capricciosamente di andarsene, dando il via all’attuale, vergognoso, sfacelo, che da troppo tempo siamo costretti a sopportare. Ci chiediamo se il Daspo sarà applicato anche per costui, vedremo.
A puro titolo di cronaca ricordiamo che sabato pomeriggio, dopo tre batoste consecutive, il Pescara è finalmente tornato al successo, sconfiggendo appunto la Lucchese con uno striminzito e fortunoso 1-0, grazie alla bella rete del capocannoniere della squadra Davide Merola, autore fin qui di nove marcature. Il prossimo turno, sempre di sabato, 2 marzo alle ore 14:00, vedrà i biancazzurri affrontare in trasferta la temibile Torres, decisa a conservare la seconda piazza fino al termine della stagione regolare.