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Calcio a 5, Mister AcquaeSapone aspettando le Final Eight

Bellarte: “la bontà del lavoro la si valuta su tutto il campionato”

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Ancora una volta le critiche lanciate a caso sul campo da gioco e su quello d'esistenza di Massimiliano Bellarte rimpallano a favore del destinatario. Sottolineate le dovute differenze tra una partita di campionato ed una gara nell'ambito dell'Europeo, l'head coach dell'Acqua&Sapone spera che la 'colpa' della sconfitta con il Rieti abbia gli stessi effetti di quella dell'Italia contro la Slovenia, che si possa risolvere dunque in una 'felix culpa', un male indirettamente causa di un bene. Mutatis mutandis, se la colpa nazionale ha generato l'Oro, quella di Bellarte nutre forse in sé risultati alla re Mida... “Spero che quella di Rieti abbia gli stessi effetti prodotti sui Campioni d'Europa dalla sconfitta con la Slovenia. Anche se quella è una cosa completamente diversa. Ci sono i playoff dove si fa la storia, le finali playoff dove si fa la storia, quella vera. La sconfitta, nel nostro caso, è servita a darci nuovi input e dettagli su cui lavorare, per suggerire degli aggiustamenti. Preferisco comunque perdere tentando di vincere che non senza averci provato. La bontà del lavoro si valuta su tutto il campionato”.

Sette punti dividono la seconda dall'ultima in classifica. Chiediamo al Mister se il posto che competerebbe alla sua squadra corrisponde a quello per il quale essa compete: “I numeri dicono sempre la verità. La classifica non può essere messa in discussione, le prestazioni invece sono valutabili a seconda delle proprie convinzioni, delle simpatie, dei pregiudizi o degli obiettivi. Non posso mettere in discussione i numeri. Il problema è quando si mettono in mano le statistiche a chi commenta, perché le uniche che si mettono in mano a chi commenta sono la classifica e la classifica marcatori, che non sono sufficienti”.

A proposito dell'Oro dell'Italia o dell'Italia d'Oro: per qualcuno è forse più prezioso l'oro del silenzio che quello della Coppa. Non per Bellarte, al quale chiediamo se lo ha emozionato di più il goal di Mammarella o quello di Murilo, maggiormente la partita contro gli azeri o la finale: “Sono contro la regola che non permette all'arbitro di fischiare in caso di goal... Permettere ad un giocatore di celebrare un Oro dovrebbe essere doveroso. Quanto a Mammarella e a Murilo, entrambi rappresentano il mio orgoglio: Mammarella è un grande giocatore ed un grande uomo; di Murilo mi sento inoltre parte della sua crescita. Mi ha emozionato più la partita con l'Azerbaigian, nella quale si è vista la nascita di quel carattere che ha portato l'Italia a dominare il Campionato”.

Riguardo alle finali di Coppia Italia, forse sarà in lizza anche il Napoli, che sarà ospite sabato al PalaRoma... Ricordiamo l'episodio del goal tanto fatale quanto irregolare, allo scadere di Pescara-Napoli. Ricordiamo il goal della Lazio, non in ma fuori extremis a Montesilvano... La contemporaneità non effettiva tra le gare del 30 novembre. In summa, punti a vantaggio dell'una, a svantaggio dell'altra formazione. Chiediamo al Mister se è stato tutto regolare o tamquam non fuisset: “Al di là della non contemporaneità causata, credo che sia tutto regolare. Per me la classifica dice sempre la verità. Posso recriminare su come ho condotto una partita, un campionato, Lo scorso anno ho perso 1-0 col Venezia ultimo in classifica”.

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