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Zeman: "Pescara, ai play-off devi provarci"

Oggi l'allenatore di Praga compie 76 anni

redazione
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Uomo di poche parole ma quando parla dice sempre la sua e fa discutere: oggi l'allenatore del Pescara Zdenek Zeman compie 76 anni. Nato a Praga il 12 maggio 1947 l'allenatore dei biancazzurri ha sempre trasmetto gioco ed entusiasmo alle sue squadre. Solito modulo da quando ha messo piede sul terreno di gioco: il 4-3-3. In carriera Zeman ha allenato Palermo, Licata (dove nel 1985 vinse il campionato di Serie C2), Foggia, Parma, Messina, Lazio, Roma, Fenerbahce, Napoli, Salernitana, Avellino, Lecce, Brescia, Stella Rossa, Cagliari, Lugano e adesso il Pescara.

In carriera ha vinto poco ma regalato al nostro calcio tanti talenti: da Baiano, Rambaudi, Signori a Vucinic, Totti, Insigne, Verratti e Immobile, Florenzi, Nesta e via dicendo. Nel palmares figurano una Serie C2 con il Licata e le splendide promozioni di Foggia (anni '90) e Pescara (2012). Vi riportiamo alcune dichiarazioni rilasciate ai canali social del Pescara: 

“Mi sento come prima. Ormai gli anni non mi pesano più e da un po' mi sono tranquillizzato e continuo a fare quello che mi piace con la voglia di fare qualcosa. Fare calcio non mi ha annoiato ma vederlo si. Mia moglie mi ha detto di smettere ma se sto fermo mi annoio. Cerco di poter essere utile a qualcuno. La bellezza è tutto, parlando di calcio di dare spettacolo, rispettare le regole, comportarsi al meglio e prendersi le soddisfazioni.”

Sul Pescara: "La squadra non potrà essere al top e non lo sarà mai. Stiamo lavorando per cercare di fare la nostra figura e penso che il problema dei Play-off sia che 28 squadre si giocano un posto in un mese. Ci sono squadre che cominciano oggi e domani dovrebbero fare 10 partite in un mese e non è umano. Sono slittati per problemi che andavano risolti prima. Lo scorso anno il Catania fu squalificato a 3 giornate dalla fine, falsando il campionato. 

Il Pescara deve provarci, se saremo superiori me lo auguro ma non sarà facile. Secondo me non ci sono favorite. E' come la Champions, una lotteria e se puoi giocare male vinci. Dicono che sia felice di essere tornato a Pescara? Io ho accettato con piacere di tornare, vorrei fare ancora qualcosa per Pescara e speriamo di farlo, non sarà facile. Ultimamente il rapporto con Sebastiani è buono. Il presidente vorrebbe che io restassi? Fa piacere che abbia queste cose, ma tra dire e il fare ci sono differenze. Cercherò di fare di tutto per continuare. Se ci sono i presupposti resterò, per ora ho tutto e non posso lamentarmi di niente,"

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