Ennesima deludente prestazione del Delfino, che anche contro il Giugliano, ieri pomeriggio, al di là del pareggio colto dai campani a fil di sirena, ha mostrato gli ormai ben noti limiti caratteriali più che tecnici.
Se anche Lescano non avesse lisciato clamorosamente il pallone, mettendo Sorrentino, da poco subentrato, in condizione di calciare a colpo sicuro alle spalle di Sommariva e la gara fosse terminata 1-0 per i biancazzurri, avremmo sì dovuto commentare con meno durezza l’operato della squadra, ma solo per evitare di far gonfiare il petto agli pseudo tifosi cui ormai sta bene praticamente tutto, purché non manchi l’iscrizione al campionato, qualunque esso sia.
All’interno dell’editoriale dello scorso 30 gennaio, qui consultabile, avevamo affrontato il discorso circa il più che ragionevole ammutinamento della ciurma biancazzurra, ai danni di Alberto Colombo. Vale la pena di ribadirlo ancora, perché non hanno altre spiegazioni le sempre più penose gare cui siamo costretti ad assistere, fra rabbia e sbadigli. Bisognerebbe essere completamente privi di ogni senso e logica, per credere davvero che così tanti calciatori, molti dei quali sulla carta tecnicamente dotati per la categoria, siano improvvisamente diventati tutti dei brocchi imbolsiti e svogliati.
La prova di ciò risiede proprio nelll’ormai “famosa” vittoria contro il Potenza di due settimane or sono. Un 5-0 clamoroso che aveva risvegliato gli animi sopiti dei tifosi della Sebastianese, i quali non aspettavano altro per scagliarsi furenti contro i pochissimi giornalisti non allineati, rei di “gufare” la squadra. Com’è stato possibile che nel corso di una triste continuità di così becere prestazioni, che durano ormai da mesi, improvvisamente il Delfino avesse tirato fuori dal cilindro addirittura un pokerissimo, peraltro anche spettacolare? La risposta è più semplice e scontata di quanto non sembri e spiega in maniera inequivocabile quale sia il clima che si respira all’interno dello spogliatoio. Vi ricordate chi furono gli artefici della netta vittoria? Merola, Rafia e Delle Monache, ovvero i due appena arrivati e il ragazzo, forse tanto bravo quanto ancora ingenuo. Evidentemente ai neo acquisti non era ancora stato fatto capire bene come dovevano giocare … ma non ci hanno messo molto, già la settimana seguente, ad Andria, si erano immediatamente adeguati! Delle Monache è stato rispedito quasi subito in panchina, a scanso di equivoci, il tunisino Rafia si è allineato all’istante, mentre Merola sta facendo più fatica, come ha dimostrato con il lampo di ieri pomeriggio, ma per il resto è sparito anche lui dai radar.
Questi sono fatti, non congetture, poi ognuno è libero di interpretarli come meglio crede, ci mancherebbe.
Se Colombo dovesse essere confermato fino al termine della stagione, abbiamo seri dubbi circa la possibilità di un lungo cammino nei play off, ammesso che, di questo passo, si riesca a conservare il terzo posto.
Il calvario biancazzurro riprenderà sabato prossimo, 25 febbraio, alle ore 17:30, in casa dell’Audace Cerignola, attualmente quinta, a sole sei lunghezze dal Pescara.