Nei giorni dominati dal tema del deteriore Italicum, l'Italfutsal di Menichelli ha ampiamente superato l'horror vacui e la fame di punteggio accumulati nel post Slovenia. Contro gli azeri si prospettava infatti un aut aut oppure l'out dall'Europeo, considerato il più recente e mastodontico 6-7 tra Slovenia e Azerbaigian. Nella terza sfida del gruppo C, l'imperativo categorico azzurro era vincere con due goal di scarto o al limite con uno, collezionate però otto reti in attivo. Desiderio più che esaudito, enfatizzato anche e soprattutto per e grazie al Guanto d'oro Stefano Mammarella, il quale - nel giorno del suo trentesimo compleanno - non solo ottiene di non subire alcuna rete ma addirittura di metterne a frutto una personale - quella del 6-0 - lunga quanto la distanza tra le due porte. Unicum tuttavia non irripetibile ma possibile anche al secondo di SuperMam Michele Miarelli, entrato a ridosso della fine per compiere un nuovo miracolo, quello del 7-0. Italia dunque prima della classe nella fase a gironi. Dagli spalti ridono anche gli sloveni per l'agognato accesso ai quarti.
Intanto, nell'ordine, i nomi dei sette re di Roma della serata: il primo non si chiama Romolo ma Romano, l'ambasciatore della vittoria azzurra e della pena azera. Il secondo è Fortino, il 9 già a segno contro la Slovenia. Il terzo è Honorio, il 6 che realizza tutto da solo. Il quarto è Vampeta, l'8 obnubilante. Il quinto è Lima, il 3 che colpisce ferendo al volo. La diarchia conclusiva è retta dai portieri Mammarella e Miarelli, binomio imprevedibilmente offensivo oltre che estremamente difensivo.
Evitata l'autorete azera, Laercio non resiste al duo Saad-Romano. Ed è solo l'inizio. Duplica Fortino in tandem con Ercolessi. Precedentemente chiuso dal portiere azero sul primo palo, Honorio esegue un assolo imprendibile. Nella formazione azera spicca il factotum Augusto, regale nelle intenzioni e nelle invenzioni. Giasson costringe quasi Amadeu a colpire la propria porta. Saad prova ad imitare Osrekdar, audace autore dell'indigesta terza rete slovena... Oltre ad Augusto a rendersi appena insidioso tra gli uomini di Alesio è il capitano Borisov. Mammarella stupisce con parate multiple incredibili, rievocando le imprese del giovane Perin in Fiorentina-Pescara...
Secondo tempo ancor di più dipinto d'Azzurro. Giasson, mai perso d'animo, lascia fare il suo corso al pallone recuperato attraverso i tocchi di Fortino e di Vampeta per il quarto centro. Servito da calcio d'angolo, Lima esegue magistralmente. Dopo essersi più volte parato dalle insidie di Augusto e compagni, Mammarella – bloccata la sfera – la rilancia trovando il goal personale. Il portiere di movimento azero viene colto alla sprovvista anche sul tiro di Miarelli, subentrato al numero 1 nell'ultimo minuto. Il pensiero vola ora ai quarti, alla sfida di martedì 4 febbraio con la Croazia difesa dall'ex portiere del Pescara C5 Ivo Jukic.
AZERBAIGIAN-ITALIA 0-7 (0-3 p.t.)
AZERBAIGIAN: Laercio, Felipe, Edu, Amadeu, Augusto, Mammadov, Farajzade, Farzaliyev, Biro Jade, Gambarov, Borisov, Rafael, Atayev, Zamanov. Ct: Alesio
ITALIA: Mammarella, Lima, Romano, Merlim, Saad, Ercolessi, Leggiero, Honorio, De Luca, Vampeta, Fortino, Giasson, Murilo Ferreira, Miarelli. Ct: Menichelli
MARCATORI: 1'33'' p.t. Romano, 3'21'' Fortino, 15'14'' Honorio, 4'45'' s.t. Vampeta, 6'37'' Lima, 10'58'' Mammarella, 19'30'' Miarelli
AMMONITI: Laercio (A), Amadeu (A), Rafael (A) ARBITRI: Marc Birkett (Inghilterra), Ondřej Černý (Repubblica Ceca), Balázs Farkas (Ungheria) CRONO: Sebastian Stawicki (Polonia)
CLASSIFICA FINALE GRUPPO C: Italia (differenza reti +6), Slovenia (0) e Azerbaigian (-6) 3 punti