La Procura Federale ha deferito la Pescara Calcio e altri 9 club calcistici sia di Serie A, B e C a causa dell'inchiesta delle Plusvalenze.
Oltre il Delfino sono stati deferiti club di grande spessore come Napoli e Juventus ma anche Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Chievo, Novara, Sampdoria e coinvolte 61 persone tra dirigenti e amministratori.
Secondo la Procura i club avrebbero "contabilizzato nelle Relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti quelli consentiti dai principi contabili in misura tale da incidere significativamente, per alcune delle predette Società, sui requisiti federali per il rilascio della Licenza Nazionale, violando in tal modo anche l’art. 31 comma 2 del Codice di Giustizia Sportiva.
Le stesse Società sono state deferite a titolo di responsabilità diretta, ai sensi dell’art. art. 6, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, per gli atti e comportamenti posti in essere da propri soggetti apicali dotati di potere di rappresentanza e per responsabilità oggettiva, ai sensi dell’art. art. 6, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva, per gli atti e comportamenti posti in essere da soggetti apicali non dotati di poteri di rappresentanza.
Con le predette società sono state deferite anche 61 persone fisiche che a vario titolo hanno ricoperto l’incarico di consigliere di amministrazione o di dirigente dotato dei poteri di rappresentanza."
Non è mancata la riposta del Pescara, che attraverso un comunicato stampa apparso sul proprio sito ufficiale:
La Delfino Pescara 1936 Spa comunica di avere ricevuto in data odierna dalla Procura Federale l’atto di deferimento relativo all’indagine sulle c.d. “Plusvalenze”. La società è certa di poter chiarire nelle sedi opportune ogni aspetto di interesse, sicura di aver sempre operato nel rispetto delle leggi statali e delle normative federali che disciplinano gli ambiti gestionali ed economici, nonché in conformità con le disposizioni regolamentari in materia di tesseramento e trasferimento dei calciatori.”