Sempre peggio! La rovinosa caduta libera del Delfino targato Daniele Sebastiani sembra non conoscere limiti. Anche quello che ad inizio stagione era stato valutato alla stregua di un torneo amichevole, come la Coppa Italia di serie C (giustamente, visto il primario obiettivo della promozione chiaramente palesato), ha invece fornito l’ennesima figuraccia. La sconfitta dello scorso mercoledì sera a Teramo, per 1-0, va ben oltre il semplice risultato finale. Davvero non avremmo mai immaginato di dover dedicare quasi un intero editoriale a un ottavo di finale della Coppa di Lega Pro, ma tant’è. Chissà cos’altro ci toccherà commentare in futuro?
Entrambe le formazioni abruzzesi si erano presentate con un Undici infarcito di cosiddette riserve, ma la Rosa del Pescara non è, almeno sulla carta, assolutamente paragonabile a quella del Teramo. Di conseguenza, anche in virtù della classifica in campionato, che vedeva i biancazzurri molto meglio piazzati, rispetto ai biancorossi, si poteva preventivare un discreto margine di vantaggio iniziale per gli ospiti. Accompagnati, per lo più, anche da un nutrito e rumoroso numero di tifosi, gli uomini di Auteri non hanno nemmeno dovuto soffrire la lontananza (relativa davvero visti i pochi chilometri di distanza fra le due città ) dall’Adriatico. E invece, ahinoi, Pompetti e compagni sono riusciti a disonorare la maglia forse anche più di quanto non fossero stati capaci i loro predecessori, nelle ultime due stagioni di serie B: nemmeno un tiro in porta nell’arco dei novanta e passa minuti disputati! Non solo, a un quarto d’ora dal termine il Teramo è rimasto anche in dieci, per un’espulsione, ma nessuno se ne è accorto. Un compendio di passaggi errati, incapacità di stoppare un qualsiasi pallone e zero grinta, nonostante il continuo incitamento dei tifosi sugli spalti. Al limite del delirante poi la conferenza stampa di fine partita, con l’allenatore stipendiato da Sebastiani che parla di gara equilibrata, dove sono mancate solo le conclusioni verso la rete avversaria (…).
Preparatevi, cari amici lettori, perché non finirà qui, certamente dovremo ancora subire altre infamie e ingoiare altri rospi.
Nel frattempo stasera si va a Cesena. Gli emiliani sono attualmente attestati in terza posizione con 25 punti (cinque in più del Delfino), superati ieri dal Modena, corsaro a Siena, mentre la capolista Reggiana, che sempre ieri ha nettamente vinto 0-3 a Pesaro, con i suoi 31 punti guarda tutti dall’alto in basso. In caso di sconfitta, ma anche di pareggio, considerato anche che si avvicina il periodo solitamente più triste dell’anno, per i colori biancazzurri, ovvero il mercato di distruzione invernale, potremmo forse definitivamente dire addio ai sogni di promozione. Sempre peggio!