La beffarda sconfitta di Pisa ha lasciato tutto l’ambiente pescarese con l’amaro in bocca. Sembrava quasi che fosse destinato a perderla in un modo o nell’altro, questa gara, il Delfino. Il cambio di modulo, per quanto si fosse reso necessario causa le assenze, rispetto alla vincente prestazione contro la Juve Stabia, faceva già presagire una serata a tinte fosche. L’approccio iniziale, solo a tratti sufficiente, consegnava ulteriormente le prime conferme negative. Poi il vantaggio dei toscani e, quando si pensava ad un secondo tempo maggiormente incisivo per i colori biancazzurri, ecco l’espulsione, giusta ma ingenua, di Davide Bettella. L’inferiorità numerica ha condizionato pesantemente l’ultima mezz’ora abbondante di gioco, ancor di più se si considera ci sia stato un pressoché costante equilibrio in campo, il che lascia presumere un eventuale più che probabile dominio del Pescara per tutta la seconda frazione di gioco, in condizioni di undici contro undici. Il bel goal di Luca Clemenza, primo di questa strana stagione, a un paio di minuti dallo scadere dei novanta, non è stato purtroppo in grado di suggellare il definitivo pareggio (sarebbe stato il primo della gestione Legrottaglie), perché come tutti sappiamo all’ultimissimo secondo del recupero, ci ha pensato l’ex Danilo Soddimo a riportare i tre punti sotto la torre.
Come accade spesso in questi casi, l’indice accusatorio è stato puntato contro l’allenatore, che non ha saputo registrare immediatamente dopo il pareggio la sua squadra, tramite un ipotetico possesso palla, per congelare il risultato sull’1-1. In questo caso, però, ci sentiamo in dovere di spezzare una lancia a favore del Mister e dei giocatori, i quali consapevoli di una condizione atletica nettamente superiore a quella degli avversari, hanno provato a vincerla, rischiando poi di perderla, come effettivamente è accaduto. Sarebbe stata un’impresa clamorosa e, considerato che è stato smarrito per strada, in fondo, solo un punticino, diciamo che è valsa la pena provarci. Solo i tre punti avrebbero infatti potuto modificare, probabilmente, la storia di questo anonimo (per il Delfino) campionato.
Apprezziamo quindi, nonostante i tanti errori dovuti anche all’inesperienza a questi livelli (come guida tecnica intendiamo), il lavoro che sta svolgendo Nicola Legrottaglie in questo finale di stagione. Evidentemente consapevole di avere in mano una Rosa di scarsa consistenza tecnica, anche a causa dei tanti infortuni, lui e il suo staff hanno puntato tutto sulla parte atletica, probabilmente approfittando del periodo di forzata pausa. Una scelta saggia, che, lo ripetiamo, avrebbe pagato anche a Pisa senza quell’evitabile espulsione. Che l’allenatore biancazzurro sia del tutto cosciente di non avere molte frecce al suo arco, lo ha dimostrato il mancato utilizzo di Bojinov e Borrelli, oltre che quello di Maniero (tra l’altro inconsistente) solo nei minuti finali, nonostante il duo titolare, Galano e Pucciarelli, non abbia mai tirato in porta per l’intero arco dell’incontro! Insomma sta disperatamente provando ad ottenere il massimo possibile da ciò che la società gli ha lasciato in eredità . Si sa, che con solo qualche cactus da spremere, nella migliore delle ipotesi non si muore di sete, ma di certo non ci si disseta.
Senza soste, già stasera il Delfino e tutta la cadetteria al completo, scenderanno in campo per disputare la 31ª giornata. Sarà l’Empoli degli ex Pasquale Marino e, soprattutto, Leonardo Mancuso, a far visita all’Adriatico. Ancora una formazione toscana quindi, da affrontare. Una squadra costruita per risalire immediatamente in serie A e che, invece, naviga tristemente a metà classifica, con soli tre punti in più del Pescara. Ancora a secco di realizzazioni nelle due gare post-Covid fin qui disputate, con una sconfitta di misura a La Spezia e un pari a reti bianche (appunto) in casa contro la super capolista Benevento. Con le temperature e l’umidità destinate ad aumentare, giornata dopo giornata, speriamo davvero che la preparazione atletica degli uomini di Mister Legrottaglie faccia ancora la differenza e che, soprattutto, il medesimo trend possa proseguire almeno fino a venerdì prossimo, nella delicatissima e, forse, decisiva in chiave salvezza, sfida di Cremona.