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'Andrea non è più un nostro tifoso', così il Pescara scarica il fan razzista

Ribalta nazionale per la risposta via 'social' del club biancazzurro alle assurde pretese di un proprio sostenitore

redazione
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Ribalta nazionale per la risposta 'social' del Pescara Calcio alle assurde pretese di un tifoso biancazzurro su questioni legate al razzismo.

Ne ha parlato anche il presidente della Lega B Balata e diversi siti nazionali hanno ripreso lo scambio di battute. Tra questi anche open.online di Enrico Mentana.

"#NoToRacism - vi si legge -: la carriera da tifoso biancazzurro di Andrea ha un hashtag come epitaffio. È il risultato di una diverbio via Twitter tra il Pescara Calcio e Andrea Dell’Amico, sostenitore digitale con il logo di Casapound nella foto profilo.

«Basta con questa storia del razzismo, vi ho sempre sostenuto ma direi che è ora di finirla voi e quei comunisti del caxxo, state per perdere un tifoso fate voi» scrive Andrea dal suo account. Immediata la risposta del club abruzzese: «Facciamo noi? Bene, signore e signori #Andrea non e’ più un nostro tifoso! #NoAlRazzismo #NoToRacism».

Una presa di posizione che ha scatenato reazioni immediate: più di 1200 retweet nelle poche ore intercorse dallo scambio di battute. Tra i tanti messaggi di supporto, anche quello dei Sentinelli di Milano («Non sappiamo per quale squadra teniate, ma da oggi fate un posto nel vostro cuore per il Pescara Calcio») e del presidente della Lega B Mauro Balata («Bravo Pescara Calcio! Continuiamo insieme questo percorso per dire ancora una volta #NoAlRazzismo #NoToRacism»).

L’episodio sembra confermare un (necessario) cambio di atteggiamento nei confronti di azioni ed esternazioni razziste in una parte almeno del mondo del calcio: la Roma ha recentemente deciso di bandire a vita un tifoso che ha mandato messaggi pesantamente intolleranti a Juan Jesus su Instagram".

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