Un Delfino che non ti aspetti, tutta grinta e cuore, riesce nell’impresa di sbancare il Del Duca di Ascoli, conquistando il derby e rimettendo in piedi questo difficile inizio di campionato.
Zauri, forse consapevole di doversi giocare una buona fetta di panchina, ha cambiato modulo e mentalità al suo Pescara, schierando un copertissimo 3-5-1-1, che ha stretto i bianconeri marchigiani in una morsa spietata. Finalmente un buon approccio alla partita, che finora era quasi sempre mancato. Intendiamoci, continuiamo a non vedere schemi di gioco degni di questo nome, ma almeno l’impegno profuso stavolta non è mancato. Le reti che hanno fissato il risultato finale sullo 0-2, ad opera degli ex foggiani, Galano e Busellato (quest’ultimo su calcio di rigore da egli stesso provocato grazie a una percussione in area ascolana), sono arrivate allo scadere, quando ormai la partita si stava avviando al termine e a reti bianche. Mentre i padroni di casa, probabilmente sfiancati dall’argine difensivo biancazzurro messo in campo da Zauri, avevano mentalmente chiuso l’incontro, accontentandosi di un punto, che tutto sommato avrebbe loro consentito di chiudere questa prima parte del campionato a soli due punti dalla capolista Benevento, una fiammata di Brunori, fino a quel momento combattivo, ma inconcludente, ha messo Galano in condizione di sbloccare il risultato.
Si va alla seconda pausa stagionale con dieci punti in classifica, frutto di tre vittorie, altrettante sconfitte e un solo pareggio. Per quanto visto finora c’è di che accontentarsi, ma siamo solo all’inizio e la pochezza tecnica di questa squadra continua a preoccupare. Senza un regista in mezzo al campo (Palmiero dovrebbe però rientrare dopo la sosta) e un attaccante di peso dentro le aree avversarie, si proseguirà, presumibilmente, ancora come ieri sera: sopperendo in maniera muscolare alle succitate carenze. Fiorillo dovrà necessariamente continuare a fare miracoli e, soprattutto, sarà fondamentale la presenza in difesa di Hugo Campagnaro, che sebbene, proprio nei giorni precedenti il derby, abbia dichiarato che questa sarà la sua ultima stagione da calciatore, per il momento continua a fare la differenza. Come sappiamo, però, difficilmente l’argentino riesce di solito a disputare più di due o tre gare consecutive, senza doversi fermare per i noti fastidi muscolari. Insomma bisognerà stringere i denti e provare a conquistare più punti possibili, augurandoci che, almeno per una volta, viste le oggettive difficoltà, il mercato invernale possa regalare al Mister e ai tifosi, una squadra finalmente completa in ogni reparto.
Dopo questa settimana di riposo, per gli impegni delle varie nazionali, il Delfino tornerà in campo all’Adriatico, per un doppio impegno casalingo. Il primo ampiamente alla portata dei biancazzurri, contro uno dei fanalini di coda attuali, lo Spezia, mentre sette giorni dopo giungerà la capolista Benevento a tastare il polso di questo incostante Pescara.
Prima di salutarci vogliamo ricordare l’importante appuntamento di questo pomeriggio, alle ore 18, presso il Mediamuseum di Pescara, in piazza Emilio Alessandrini. Sarà presentato il volume dal titolo: “Bruno Nobili, l’essenza del dribbling” dedicato al più celebre numero 10 del calcio pescarese, uno dei grandi protagonisti delle prime due promozioni in serie A della storia biancazzurra, sul finire degli anni ’70. La data scelta, quella odierna, non è frutto del caso, perché proprio oggi l’italo-venezuelano, ormai pescarese d’adozione, compie settant’anni. Quale modo migliore per festeggiarlo, se non con questo libro opera di Maurizio Delli Gatti, Paolo Martocchia e Paolo Smoglica? Presenterà l’evento il collega Paolo Sinibaldi. Parteciperanno numerosi ospiti legati al mondo del calcio pescarese, oltre che, naturalmente, lo stesso Bruno Nobili.