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Il Lunedì del Delfino

I dirigenti del Pescara e i loro "nemici"

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Continuiamo a (non) parlare di calcio, quello giocato almeno, così come avevamo già proposto lo scorso lunedì. Stavolta l’onore della cronaca spetta all’altro presidente del Delfino, quello onorario (…), Vincenzo Marinelli. Grazie all’abile, ma forse involontario, lasciamo il beneficio del dubbio, assist fornitogli da un microfono “amico”, si è lasciato andare a uno sfogo davvero atipico e inatteso. Bersagli dell’anziano imprenditore, l’ambiente dei tifosi e, udite udite, la stampa, a suo dire nemica della Società!

Tralasciando lo sfogo, davvero fine a sé stesso, nei confronti dei tifosi, come sempre colpevoli di non accontentarsi mai, piuttosto che baciare il terreno dove il loro presidente, Daniele Sebastiani, cammina (…), ciò che davvero fa sorridere, per non scrivere di peggio, è l’attacco verso la stampa locale. Nello specifico, il dirigente onorario ha lanciato accuse verso una pagina Facebook, luogo virtuale ma tutt’altro che sterile di commenti. Utilizzata, così sembra, durante le dirette di una trasmissione televisiva, per dare voce ai tifosi, si è, chissà come mai, trasformata negli ultimi tempi in un catino di insulti nei confronti dei dirigenti (uno in particolare) della Pescara Calcio, che dovrebbero invece essere ringraziati a ogni piè sospinto, a detta del Marinelli, per tutto il bene che elargiscono all’ambiente. Va detto che anche chi reggeva il microfono, faceva davvero fatica a trattenere le risate, quindi ogni ulteriore commento potrebbe apparire quanto meno superfluo. A noi, però, piace evidenziare come certi personaggi vivano davvero in una realtà costruita a propria immagine e somiglianza, al punto da arrivare a credere effettivamente in ciò che affermano. Un po’ come accade a certi personaggi politici, tali convincimenti portano ad allontanarsi del tutto dalla vita reale e, di conseguenza, si crea un inesorabile distacco con i tifosi, creando tensioni e un ambiente del tutto negativo, che rischia anche di intaccare i risultati sportivi, per quanto questi ultimi possano davvero interessare ai padroni del carrozzone.

A parte questo, l’altro fatto rilevante accaduto la scorsa settimana, è stato l’annuncio, da parte del presidente Sebastiani, della necessaria ricapitalizzazione, senza la quale sarebbe a rischio addirittura l’iscrizione al prossimo campionato! Premesso che la “voce” ufficiale di questa notizia è stata la medesima presa di mira da Vincenzo Marinelli, il che rende tutto ancora più irreale, giustamente i tifosi si sono chiesti come sia possibile un simile rischio, nonostante l’impressionante numero di guadagni, sotto forma di plusvalenze, che l’abile stratega societario ha da sempre saputo mettere in atto a beneficio del Delfino? Lo scriviamo subito, a scanso di equivoci, che le nostre, così come quelle dei tifosi, sono semplici illazioni, non avendo sotto mano bilanci e cifre da poter argomentare. Se però, più o meno a tutti, è sorto qualche dubbio, orbene non ci pare così assurdo l’averlo prospettato sotto questa forma interrogativa e controversa.

Intanto, sul campo, il Pescara continua a non vincere e nemmeno a convincere. Dall’inizio del girone di ritorno ha collezionato solo tre punti in quattro gare, con due reti realizzate (di cui una su rigore, proprio ieri a Foggia per opera di Mancuso) e sei subite. La classifica racconta che, di questo passo, anche i play off potrebbero essere messi a rischio, visto che, a differenza nostra, le altre compagini si sono quasi tutte rafforzate, grazie al mercato invernale. E ci dice pure bene, se anche contro i satanelli foggiani, come ci capita spesso nelle ultime stagioni, abbiamo evitato la sconfitta solo grazie a una buona dose di fortuna. Gli uomini di Pillon saranno ora attesi da due sfide, almeno sulla carta, tutt’altro che proibitive. Lunedì prossimo a Crotone, nel posticipo serale della ventiquattresima giornata e cinque giorni dopo all’Adriatico contro il fanalino di coda Padova. Sarebbe di fondamentale importanza sbloccarsi e, magari, riuscire a fare bottino pieno, per poi presentarsi alla decisiva partita di Benevento, martedì 26 febbraio, senza timori reverenziali nei confronti del quotato avversario.

 

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