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Pescara, basta invocare la malasorte

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Il Pescara prende 3 schiaffi dal Varese e fa registrare la sua prima sconfitta stagionale. Questa volta non serve aggrapparsi alla fatalità, e/o a presunte sviste arbitrali (nessuna autorete, nessun rigore dubbio, nessun fuorigioco ingiustamente fischiato). La squadra vista all’Ossola di Varese ha dimostrato tutta la sua immaturità e la sua poca concretezza, continuando a sbagliare molto, e a incassare reti in maniera ingenua.

A tal proposito finisce sul banco degli imputati il portiere Pelizzoli, il quale secondo la società avrebbe avuto diverse richieste anche da club di serie A, e solo per merito dell'arguzia e la lungimiranza della società dannunziana si sarebbe evitata alla piazza la perdita di questa pedina, che sempre a detta del Presidente Sebastiani sarebbe di fondamentale importanza per la squadra. Ebbene, viste le sue ultime prestazioni in biancazzurro, queste presunte pretendenti non saranno certo dispiaciute di averlo lasciato in riva all’Adriatico. Fino ad oggi lo abbiamo potuto apprezzare per le sue uscite a vuoto a Trapani, oppure per quelle uscite (sempre a vuoto) che ieri a Varese ci ha mostrato, dove nel primo caso non è riuscito a bloccare un innocuo tiro cross di Franco, sul quale Fiamozzi si è avventato siglando il 2-1 per il Varese.

La stessa cosa dicasi anche nella circostanza che ha portato al definitivo 3-2 per il Varese: l'ex estremo difensore della Roma, infatti, si è mostrato molto incerto nell’uscita verso Pavoletti, il quale, vedendo il portiere in colpevole ritardo, è riuscito a freddarlo. Ma tutta la difesa ha continuato a mostrare delle clamorose indecisioni (del resto, 7 goal in 4 partite sono veramente troppi per una squadra che ambisce alla promozione). Ma le dolenti note, purtroppo, arrivano anche dal reparto avanzato. Solo Maniero (il quale in un primo momento non sembrava convincere in pieno la società) è sembrato dimostrarsi un cecchino infallibile davanti alla porta (per lui, ieri, rete numero 6 in altrettanti impegni ufficiali), mentre i suoi compagni sembrano continuare decisamente a difettare in fatto di precisione e lucidità.

Tra i giocatori più deludenti di questo inizio di campionato sicuramente va menzionato Beppe Mascara. Arrivato direttamente da Dubai, dopo aver disputato una stagione con la locale squadra del Al Nasr, si era presentato garantendo circa il suo stato di forma e la sua affidabilità. L’attaccante siciliano, il cui approdo in riva all’Adriatico era stato fortemente caldeggiato sia da Marino che da Sebastiani, sembra, invece, in grande ritardo di condizione: assolutamente incapace di reggere i 90’, e alquanto spaesato in mezzo al campo. Speriamo che con la testa non sia ancora negli Emirati Arabi…

Pasquale Marino, durante la disfatta di Varese, ha mostrato a più riprese delle mimiche facciali che ci sono sembrate lasciar trapelare qualche preoccupazione.

Il tecnico di Marsala, sembra finalmente rendersi conto che c’è qualcosa che non va nella sua squadra: “Troppe le ingenuità commesse. Sono deluso. In avanti costruiamo tanto, ma concretizziamo poco, mentre nel pacchetto arretrato siamo troppo distratti. Siamo poco aggressivi e poco corti nella fase di non possesso. Occorre un bagno di umiltà da parte nostra. Nella fase di possesso siamo anche belli da vedere; il problema è nella fase di non possesso. Sebbene il Varese sia una buona squadra, la nostra prestazione è stata sottotono rispetto alle altre”.

Marino comincia a fare qualche autocritica, e sembra finalmente rendersi conto che il Pescara ancora una volta deve piangere sui propri errori e sulle proprie ingenuità.
La parola anche all’autore della rete del momentaneo 2-2, Federico Viviani. Rete per la verità, abbastanza fortunosa (il portiere ha delle gravi responsabilità, dal momento che non aveva preparato la barriera, aspettandosi invece dell’improvviso tiro, uno spiovente in area): “Sono felice per il goal, la difesa si aspettava un mio cross al centro, ma io ho tirato dritto in porta. Mi spiace che la mia rete non sia servita a fare risultato a Varese”.

Soddisfatto, invece, l’allenatore del lombardi, Sottili: La squadra riesce a mantenere la lucidità anche quando è affaticata. Nel finale in due mi hanno chiesto il cambio, alla fine Neto è rimasto in campo e nonostante i cambi ha dato a Pavoletti la palla per vincere. Comunque complimenti ad entrambe le squadre, queste sono quelle gare che conciliano col calcio".

Ora il Pescara sarà atteso da due impegni casalinghi consecutivi, contro Bari ed Avellino. La squadra sarà chiamata ad un pronto riscatto, se vorrà ancora essere considerata come una delle pretendenti al salto di categoria. Vedremo se Marino riuscirà a trovare la quadratura del cerchio, e riuscirà a guarire la sua squadra da queste preoccupanti amnesie difensive, e non solo da quelle…

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