Per qualche mese non ne abbiamo più parlato, anche se la sua ombra “minacciosa” gravita ormai tutto l’anno sul mondo del pallone. Siamo, però, agli sgoccioli del girone d’andata e quindi, inevitabilmente, torna ad essere l’indiscusso protagonista del chiacchiericcio, per ogni calciofilo che si rispetti: naturalmente stiamo parlano del “mercato”. Quello di gennaio, poi, si è spesso rivelato un incubo per i tifosi del Delfino. La gestione Sebastiani, storicamente orientata più al potenziamento delle casse societarie, anziché al reale rafforzamento della Rosa, in molte (troppe) occasioni ha scontentato l’allenatore di turno, condannando tutto l’ambiente a mesti gironi di ritorno. Per la verità tale circostanza si è rivelata tale soprattutto nelle due annate disputate in serie A e, infatti, i timori di una (s)vendita anticipata del giocatore attualmente più gettonato dai grandi club, Andrew Gravillon, sembrerebbe non si materializzeranno. Questo, almeno, a detta dello stesso presidente, dichiaratosi in tal senso. In ogni caso la tifoseria, che nel frattempo ha già iniziato ad operare ogni sorta di scongiuri, “festeggerà” solo a mercato concluso, meglio usare la scaramanzia, non si sa mai!
Alcuni fra i giocatori meno (o addirittura per nulla) utilizzati, saranno inevitabilmente destinati a cambiare casacca, per fare spazio ai necessari innesti, di cui non si potrà, obiettivamente, fare a meno, se davvero si vuole puntare a un campionato di vertice fino alla fine della stagione. Fra questi, un terzo portiere, che supporti gli eventuali infortuni o le squalifiche cui dovessero andare incontro Fiorillo e Kastrati. Poi un terzino sinistro, che non crei situazioni conflittuali con Del Grosso, ma, anzi, lo possa stimolare a dare sempre il massimo, cosa che nelle ultime partite non sempre è accaduta. Se avessimo la certezza di avere costantemente in salute sia Scognamiglio, sia Campagnaro, non chiederemmo lo sforzo di un altro difensore centrale di categoria, da affiancare a Gravillon, ma poiché non l’abbiamo, ecco che il suo arrivo sarebbe sicuramente ben accetto. Il centrocampo, purché non parta nessuna delle attuali migliori pedine, resterebbe l’unico reparto senza necessità di rinforzi: è probabilmente il più robusto di tutta la serie B, a che pro modificarne gli assetti? Infine l’attacco, dove almeno un acquisto appare scontato e assolutamente necessario, quello di una punta centrale, di peso. Manca come l’ossigeno a questa squadra e la sua assenza è già costata parecchi punti, come dire il più che probabile primato provvisorio. Parrebbe essere stato individuato e, in pratica, con le valigie già pronte e la scritta “direzione Pescara” su di un lato: parliamo del laziale Alessandro Rossi. In odore di vestire la casacca biancazzurra fin dalla scorsa estate, è poi rimasto a Roma in virtù dell’eccellente precampionato. Non ha poi trovato spazio, com’era quasi ovvio, visti i nomi a disposizione di Simone Inzaghi, per cui la sua voglia di giocare e mettersi in mostra, farà (farebbe …) di certo comodo a Pillon.
Questa sera, intanto, si concluderà la sedicesima giornata, proprio con il Pescara di scena a Verona. Una gara fra le più difficili dell’intera stagione, da cui sarebbe fondamentale uscire almeno indenni. Forse più importante per gli scaligeri, autori fin qui di un girone d’andata nettamente al di sotto delle aspettative iniziali, il che potrebbe consentire ai biancazzurri di scendere in campo con maggiore tranquillità e consapevolezza, rispetto agli avversari. Un piccolo, ma fondamentale vantaggio iniziale, che l’esperienza e la saggezza di Bepi Pillon, ce lo auguriamo, sapranno cogliere. Si tratterà dell’ultimo impegno prima del Natale, giacché la prossima giornata, terzultima prima del giro di boa, vedrà il Pescara onorare il proprio turno di riposo, previsto da questo anomalo campionato a diciannove squadre. Il Delfino scenderà nuovamente in campo giovedì 27 dicembre alle ore 19, ospitando fra le mura amiche il Venezia di Walter Zenga, altro avversario assolutamente degno di considerazione e rispetto. Auguriamoci che il doppio impegno contro squadre venete sia foriero di buoni risultati e dei punti necessari per continuare a respirare la salutare aria d’alta classifica.