Una scellerata prestazione di Gravillon, che prima procurava il rigore del vantaggio veneto e poi, nel corso della ripresa, serviva in sostanza l’assist del raddoppio, causava la sconfitta del Delfino in favore del Cittadella. Complice l’ormai cronica sterilità offensiva dei biancazzurri, i padroni di casa non si sono dovuti impegnare più di tanto per conquistare i tre punti in palio: 2 – 0 il finale.
Ventinovesima giornata di campionato. Temperatura di circa 5° allo Stadio Pier Cesare Tombolato, con debole pioggia e umidità al 91%. Direzione arbitrale di Antonio Giua della sezione di Olbia, con le due formazioni che si erano così schierate al calcio d’inizio delle ore 15:
Il Cittadella di Roberto Venturato presentava il suo 4-3-1-2, con Alfonso in porta, Salvi, Adorni, Scaglia e Pelagatti difensori, Schenetti, Iori e Settembrini centrocampisti, Chiaretti sulla trequarti, Kouamè e Vido i due attaccanti.
Consueto 4-3-3 per il Pescara, che vedeva in porta Fiorillo, poi Balzano, Gravillon, Campagnaro e Mazzotta in difesa, Valzania, Brugman e Carraro a centrocampo, Capone, Bunino e Falco sulla linea avanzata.
La cronaca:
Calcio di rigore in favore dei padroni di casa al 19’ per un intervento, giudicato falloso, di Gravillon su Vido. Lo batteva Iori che infilava Fiorillo, mezza altezza, alla sua sinistra: 1 – 0.
Senza recupero terminava il primo tempo, molto deludente per il Delfino.
Alla ripresa del gioco il Pescara presentava Mancuso al posto di Capone, forse il peggiore dei suoi durante la prima frazione di gioco.
Clamoroso svarione di Gravillon al 63’ che praticamente regalava, di testa, un assist a Kouamè, l’ivoriano entrava in area di rigore e infilava facilmente l’estremo difensore biancazzurro: 2 – 0.
Primo cambio per il Cittadella, che inseriva Strizzolo al 65’per l’autore della rete, Kouamè.
Gran sinistro di Falco al 70’ dal limite dell’area, bravissimo Alfonso a deviare la palla sul palo alla sua sinistra.
Arrivava il momento di Bartolomei al 72’ che sostituiva Schenetti per i veneti, contemporaneamente Fiamozzi entrava al posto di Balzano per il Pescara.
Grande occasione per Mancuso al 77’ che, su assist preciso di Mazzotta, calciava a colpo sicuro dal limite dell’area piccola, ma ancora Alfonso respingeva in tuffo.
Ultima sostituzione per i padroni di casa all’81’. Usciva Vido, al suo posto Lora.
All’84’ sprecava un’enorme occasione Brugman, che solo davanti al portiere la toccava debolmente sull’estremo difensore veneto.
Dopo tre, inutili, minuti di recupero, il triplice fischio dell’arbitro decretava la fine dell’incontro.
Qualche statistica di seguito:
16 tiri verso la porta per gli ospiti, contro gli 8 del Cittadella. 8 a 1 per il Pescara i calci d’angolo. Due ammonizioni per i veneti e ben quattro per gli abruzzesi (Gravillon, Carraro, Mazzotta e Mancuso).