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Da Pescara a Monte Carlo in bici. Luca Vaccaro ci racconta la sua impresa da oltre 900 km

la redazione
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Cosa fai la notte quando non riesci a dormire? C'è chi naviga su internet, chi guarda la TV, chi gioca con il telefono e chi conta le pecore sperando di prendere sonno. Queste sono le "operazioni" che tutti, più o meno, abbiamo compiuto almeno una volta nella vita.

Qui a Pescara però non ci facciamo mancare niente e il 32enne pescarese Luca Vaccaro, durante una notte insonne, ha deciso di affrontare un viaggio in bici di oltre 900 km per raggiungere la Francia.

Abbiamo parlato con Luca, che ricordiamo non è un ciclista professionista, che ci ha raccontato chi è, ci ha parlato della sua esperienza e delle sue sensazioni e ci ha raccontato come si è preparato per compiere questo viaggio di 8 giorni (dal 10 al 18 maggio) per un totale di 915,41 km.

Ciao Luca, dicci qualcosa di te

Ciao, ho 32 anni, lavoro come magazziniere presso la Fater, e mi è sempre piaciuto praticare sport. Fin da ragazzino mi appassiona il calcio, che tutt ora pratico amatorialmente ma regolarmente con  partitelle con amici. Oltre al calcio vado in palestra, amo correre e nuotare.

Un paio di anni fa, grazie ad un amico, ho scoperto il fantastico mondo del ciclismo: e se prima usavo la bici solo per andare al mare, ora di pedalare non mi stancherei mai!

Come mai hai voluto fare questa impresa e come mai hai scelto Monte Carlo come destinazione? 

L'idea mi é venuta in mente lo scorso dicembre, durante una notte in cui non riuscivo a prendere sonno: all inizio il mio obiettivo era raggiungere Lourdes, ma poi viste le distanze e i limitati giorni di ferie, ho pensato a Monte Carlo, la  località più celebre della Francia del sud, un posto che non avevo mai visto e che da sempre mi aveva incuriosito. Mi stuzzicava l'idea di arrivarci in bici e di concludere il mio viaggio con il giro del circuito monegasco.

Come ti sei organizzato per il viaggio? Dove hai dormito? Hai avuto sponsorizzazioni? 

Nessuna sponsorizzazione, me la sono cavata da solo. Un paio di volte ho trovato ospitalitá da amici, altrimenti una volta arrivato alla fine della tappa giornaliera, cercavo e prenotavo al momento un hotel o un B&B

Hai chiesto aiuto a qualcuno per la preparazione? Quanto tempo ti sei allenato? 

Sinceramente ho fatto tutto di testa mia: una volta deciso il percorso e la meta mi sono documentato e organizzato per realizzarlo, anche perché non conoscevo nessuno che avesse giá fatto un viaggio simile al mio.

Il problema più grande è stato organizzarmi con i bagagli, per non appesantire troppo la bici. Cosa portare, come sistemarli..ridurre tutto all essenziale e dell essenziale cercare la versione più leggera e meno ingombrante.. 

Ho iniziato ad allenarmi a Gennaio scorso, uscendo in bici mediamente una volta a settimana per 40/50 km.

Com'è stato il viaggio? Qual è stato il momento più difficile?

A parte il percorso di montagna dal Piemonte alla Liguria non ricordo momenti particolarmente difficili.

Tanti invece gli aspetti positivi: è stata un'esperienza unica che mi ha aiutato a riflettere sulla mia vita, sul mio futuro e soprattutto a trovare una serenità e una pace interiore che evidentemente, pur affannandomi, non ero riuscito fino ad allora a conseguire.

Posso dire che é stato un viaggio che mi ha aiutato a ritrovare e a riscoprire me stesso

Ci racconti un episodio piacevole ed uno spiacevole?

Un episodio spiacevole è accaduto all'albergo di Mentone (primo comune francese dopo il confine italiano ndr): avevo chiesto il favore di tenermi sotto controllo le valigie fino al pomeriggio, ma al mio ritorno trovai le borse completamente aperte e le mie cose sparse per la stanza. Ma non solo: l'albergatore non sapeva, o forse non voleva, dare una spiegazione a ciò che era successo.. per fortuna  nulla di gran valore era sparito, ma chiaramente non é mai bello sapere che degli sconosciuti hanno messo mano alle tue cose..

Un episodio piacevole invece é stato quello di Fano, quando, mentre mi facevo una foto nella piazza principale, arrivarono dei bambini a chiedermi un autografo.. mi avevano scambiato per un ciclista professionista!!  Alla fine per farli divertire un po', li ho portati uno alla volta a fare un giro nella piazza sulla canna della bicicletta!

Quanto conta la mente  e quanto il fisico?

Il fisico chiaramente conta moltissimo per poter fare un viaggio del genere: é impossibile portare a termine il percorso e le singole tappe senza un allenamento mirato.

Ma importantissima é anche e soprattutto la mente: La motivazione, l'adrenalina, la voglia di arrivare sono stati il motore principale che ha permesso alle mie gambe di spingermi, una pedalata dopo l'altra da Pescara a Montecarlo.. 

Durante il viaggio hai attraversato tante regioni e tante città. Cosa pensi del sistema ciclabile italiano?

Onestamente ho trovato strade ben asfaltate e larghe durante il mio tragitto che mi hanno permesso di viaggiare con molta sicurezza. Nei paesi emiliani ho trovato quasi sempre piste ciclabili.

L'unico neo, è che ho trovato pochissime fontanelle per strada.. Ed è una cosa fondamentale rifornirsi d'acqua per chi pedala.

Un luogo e una persona che ti sono rimasti nel cuore?

A parte Montecarlo, la costa ligure è qualcosa di meraviglioso, non c'ero mai stato e non credevo fosse così bella.. Non c é una persona in particolare che mi sia rimasta nel cuore, ma ho notato una cosa che prima non immaginavo.. C'è una grandissima solidarietà tra ciclisti: anche se non ci si conosce ci si saluta sempre, perfino dall'altra parte della carreggiata..è capitato anche di chiacchierare con qualche ciclista che mi chiedeva dove fossi diretto, incuriosito dai pacchi che portavo con me.

Avevo la sensazione che se avessi avuto qualche difficoltà avrei potuto contare su uno di loro.

 

Le tappe del viaggio

  1. Pescara - Civitanova Marche (119,5 km in 5 ore e 5 min) 
  2. Civitanova Marche - Fano (108,82 km in 4 ore e 52 min) 
  3. Fano - Forlì (96 km in 4 ore e 22 min) 
  4. Forlì - Modena (109,75 km in 4 ore e 55 min) 
  5. Modena - Piacenza (121,55 km in 5 ore e 7 min) 
  6. Piacenza - Tortona (77,13 km in 3 ore e 29 min) 
  7. Tortona - Ovada (41,53 km in 1 ora e 47 min) 
  8. Ovada - Finale Ligure (129,70 km in 6 ore e 21 min) 
  9. Finale Ligure - Montecarlo (111,38 km in 5 ore e 11 min)  

 

Beh, non possiamo che fare i complimenti a Luca e... alla prossima impresa! 

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