Penultimo turno del Massimo campionato di serie A 2016/2017. Un posticipo reso in partenza ancora più triste dalla scomparsa, nella mattinata, di Gabriele Pomilio, l’uomo che per molti anni fece di Pescara il centro della pallanuoto mondiale. Discreta prestazione del Delfino, che conquistava il terzo successo stagionale ai danni di un Palermo poco concreto in fase offensiva. 2 – 0 il risultato finale per il commiato dal pubblico amico.
Serata calda allo stadio Adriatico, con temperatura sui 24°, per la direzione arbitrale di Luca Pairetto della sezione di Nichelino, con le due squadre, entrambe già retrocesse da tempo, che si erano così schierate al calcio d’inizio:
Solito 4-3-3 per il Pescara, che schierava in porta Fiorillo, Zampano, Bovo, Fornasier e Biraghi in difesa, Verre, Brugman e il capitano Memushaj a centrocampo, Caprari, Muric e Cerri sulla linea d’attacco.
Il Palermo, allenato da Diego Bortoluzzi, presentava invece un più compatto 3-5-2, con Fulignati in porta, Gonzalez, Goldaniga e Cionek difensori, Aleesami, Chochev, Bruno Henrique, Jajalo e Rispoli centrocampisti, Diamanti e Nestorovski di punta.
La cronaca:
Grande palla goal al 10’ per Cerri, che servito di testa da Zampano al centro dell’area, si girava e colpiva di sinistro, ma la palla lambiva la traversa terminando alta.
Passa in vantaggio il Pescara al 14’ con Muric, che incocciava di giustezza alla sinistra di Fulignati, su assist perfetto di Caprari, autore di una splendida discesa dalla sinistra: 1-0.
Ammonito Biraghi per un fallo tattico su Cionek al 42’.
Terminava senza recupero la prima parte di gara.
Al calcio d’inizio della ripresa primo cambio della gara, con Mitrita che sostituiva il realizzatore della rete che aveva portato in vantaggio i padroni di casa, Robert Muric.
Ammonito Brugman al 59’ per un fallo a centrocampo su Diamanti.
Miracolo di Fiorillo su colpo di testa di Chochev, ben servito da Diamanti, al 60’.
Sostituzione per il Palermo al 64’ con Lo Faso che occupava il posto di Bruno Henrique.
Clamorosa occasione per Cerri che al 69’ tirava alto davanti al portiere, ben servito da Caprari.
Seconda sostituzione in casa biancazzurra al 75’, Gilardino per Cerri. Anche i rosanero operavano contestualmente il secondo cambio, con Trajkovski al posto di Rispoli.
Ultimo cambio per il Palermo all’81’ con Sallai al posto di Diamanti.
Terza sostituzione anche da parte di Zeman, che all’85’ inseriva Campagnaro per Biraghi.
All’86’ giungeva finalmente il raddoppio del Pescara, grazie a Mitrita che raccoglieva al volo in piena area un lancio da centrocampo: 2 -0.
Stranamente senza recupero l’arbitro fischiava la fine. Qualche statistica di seguito:
53% di possesso palla per il Palermo. 10 tiri, di cui 5 verso la porta, per i biancazzurri, contro i 9, di cui 3, per i rosanero. 2 a 2 i corner.