Tu chiamale se vuoi, emozioni: è questo il titolo della celebrissima canzone di Lucio Battisti datata 1970.
Dopo oltre 40 anni dall'uscita del brano, i tifosi biancoazzurri se ne appropriano per dedicarla ad una nuova emozione, la promozione in serie A del Pescara.
Ben 404 cuori biancoazzurri sono volati il 9 giugno, attraverso un charter privato, alla volta della Sicilia per seguire la squadra del cuore, tra questi ci sono Luca e Ernesta, tifosissimi Doc, abbonati da anni.
"La nostra annata calcistica è iniziata a Pizzoferrato in una calda giornata di luglio dello scorso anno. C’erano molte facce nuove, la rosa era ancora in fase embrionale. Tra i giocatori, uno ci colpì per la sua forte grinta: un certo Gianluca Lapadula, attaccante ex Teramo, capocannoniere del campionato di Lega Pro. Nessuno avrebbe mai immaginato che avrebbe segnato ben 30 reti e ci avrebbe trascinato alla promozione.
Subito facemmo gli abbonamenti, in curva Nord quest'anno, a dispetto degli anni passati dove ci siamo sempre stabiliti nella Tribuna Adriatica Laterale. La partita d'esordio, in quel di Livorno, fu drammatica: perdemmo 4-0 con il gol dell'ex Pasquato; un inizio così non poteva immaginarlo nessuno, con una rosa ancora acerba, fatta di giovani ma validi talenti. Partita dopo partita il Delfino ha iniziato a carburare, per la gioia nostra e di tutti i tifosi pescaresi, fino a quella maledetta sconfitta a Cagliari, immerita a detta di tutti, ma che ci ha trascinato in una crisi fatta di 9 partite senza vittorie, ma noi non abbiamo mai deposto le armi, abbiamo sempre tifato e incitato la squadra.
Gli addetti ai lavori davano già per certo il Pescara fuori dai giochi per la lotta alla serie A. Ma dal 2 aprile ci fu la rinascita, i biancoazzurri dopo due mesi senza vittorie, con la gara casalinga contro il Como vinta 2-1 inanellano ben 8 risultati utili consecutivi, frutto di 7 vittorie e un pareggio contro la Virtus Entella. A una sola giornata dal termine del campionato, una piccola delusione: la compagine di mister Oddo conclude il campionato quarta, pareggiando in casa con il Latina, a vantaggio del Trapani, dopo essere stati terzi per diverse giornate. Il risultato ci garantiva comunque di disputare i play off; la gara contro l'ex Baroni ha rafforzato maggiormente l'idea che questa squadra poteva farcela: due partite e ben 6 reti ci consentono di arrivare in finale con il Trapani dell'altro ex Serse Cosmi. Nella gara di andata vinta per 2-0, come in tutti i tifosi, si era rafforzata in noi l'idea che quest'anno era quello buono, dopo la sfortunata traversa di Melchiorri dello scorso anno che ci ha negato la serie A contro il Bologna."
Un turbinio di gioia, urla, e festeggiamenti ha accompagnato nello stesso tempo una città intera, quella di Pescara davanti ai teleschermi.
"E' stata una liberazione quando l'arbitro ha fischiato la fine del match. Dopo il gol di Citro all'inizio, abbiamo avuto un pò di timore che la partita si potesse riaprire, ma dopo, visto l'eurogol di Valerio Verre, è stato un tripudio di urla, gioia, e adrenalina e ci è stato detto che in città, alla fine dell'incontro, i tifosi sono esplosi in strada con canti, urla, trombette e bandiere, come è di consueto a piazza Salotto. E' un sogno inseguito da due stagioni, e finalmente la nostra città può coronarlo. Noi sappiamo cosa significa non dormire, macinare chilometri su chilometri con qualsiasi tipo di mezzo: abbiamo viaggiato in macchina, in pullman e in aereo. Abbiamo affrontato qualsiasi condizione metereologica: dalla neve di Vercelli al diluvio di Novara senza arrenderci mai, senza mai abbassare la guardia. E' una vittoria in primis per noi che siamo tifosi, poi per il lustro della città. Il Pescara lo sentiamo dentro nel cuore è una passione, una malattia che non va mai via. Forza Pescara!"