Quindicesimo appuntamento con la rubrica "I numeri uno" che quest'anno ci accompagnerà durante tutta la stagione della Serie B. Nella prima puntata abbiamo presentato Gli antenati, i portieri che si schierarono tra i pali delle stracittadine prima della nascita ufficiale del Pescara nel 1936.Nella seconda abbiamo parlato di Alberto Barlaam e Mariano Fabiani che giocarono nel decennio 1937 e il 1947, nella terza di Pietro Miglio, nella quarta di Vitagliano Pivi, nella quinta di Angelo Boccardi,nella sesta di Aroldo Collesi.Nella settima Gaetano Bove e Italo Ruggeri, nell'ottava di Silvio Gaspari e Antonio Del Monaco, nella nona di Giuliano Argelassi e Giuseppe Gaspari, nella decima di Ivo Landucci, nell'undicesima di Gino Di Censo, nella dodicesima di Angelo Tuniz, nella tredicesima di Claudio Bottoni, nella quattordicesima di Domenico Lamia Caputo. Oggi parleremo di Luigi Ferrero.
Luigi FERRERO
nato a Vinovo (TO), 4 febbraio 1941
11 PRESENZE dal 1967 al 1968
Cresciuto calcisticamente nella Juventus, viene girato in prestito al Casale nel ‘61/’62, quindi a Ivrea nel ‘62/’63 e alla Carrarese l’anno successivo. Nel ‘65/’66 è in serie B come riserva a Palermo, giocando 15 volte. La stagione successiva sempre in serie B è titolare della neopromossa Savona, ma a fine campionato la squadra retrocede. Nel ‘67/’68 arriva a Pescara. Portiere molto alto giocò anche nella rappresentativa di serie C; molti si ricordano la clamorosa papera alla “Civitella” nel derby col Chieti del ’67, quando in uscita si fece scivolare la palla dalle mani, consentendo ai teatini di pareggiare. Aveva un rendimento piuttosto altalenante, il più delle volte infatti gli veniva preferito il più affidabile Lamia Caputo.