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"Rubrica i numeri uno"-Angelo Tuniz

La redazione
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Dodicesimo appuntamento con la rubrica "I numeri uno" che quest'anno ci accompagnerà durante tutta la stagione della Serie B. Nella prima puntata abbiamo presentato Gli antenati, i portieri che si schierarono tra i pali delle stracittadine prima della nascita ufficiale del Pescara nel 1936.Nella seconda abbiamo parlato di Alberto Barlaam e Mariano Fabiani che giocarono nel decennio 1937 e il 1947, nella terza di Pietro Miglio, nella quarta di Vitagliano Pivi, nella quinta di Angelo Boccardi,nella sesta di Aroldo Collesi.Nella settima Gaetano Bove e Italo Ruggeri, nell'ottava di Silvio Gaspari e Antonio Del Monaco, nella nona di Giuliano Argelassi e Giuseppe Gaspari, nella decima di Ivo Landucci, nell'undicesima di Gino Di Censo. Oggi parleremo di Angelo Tuniz.

 

Angelo TUNIZ

nato a San Canciano D’Isonzo (GO), 26 luglio 1938

81 PRESENZE dal 1958 al 1961

Alto, prestanza fisica, capelli rossi e naso schiacciato; Angelo Tuniz viene ricordato soprattutto per le grandi doti umane prima che tecniche.

Inizia a giocare appena quattordicenne nella squadra del San Canciano D’Isonzo dal ’53 al ’55, vincendo il Campionato di “Lega Giovanile”. Le sue doti attirano l’attenzione di alcuni osservatori i quali ne consigliano l’ingaggio a Trevisan, allora allenatore dell’Ortona che milita in IV serie.

Portiere abbastanza completo, non particolarmente acrobatico, aveva una discreta abilità nelle uscite rasoterra, qualità non molto diffusa nei portieri di quel periodo; dimostra inoltre un temperamento agonistico fuori dal comune e uno spiccato senso del coraggio. Dopo aver militato nell’Ortona fino al 1958, viene ingaggiato dal Pescara per il campionato ‘58/’59, appena ventenne. Dopo due ottime stagioni, nel ‘60/’61 una serie di infortuni lo tengono fuori dal campo. L’anno successivo disputa un ottimo campionato, neutralizzando diversi calci di rigore. Alcune grosse società quali Palermo, Vicenza e Lecco nutrono un forte interessamento per Angelo, ma il suo acquisto non andrà in porto. Dopo quattro stagioni a Pescara , si trasferisce alla Sarom Ravenna dal 1964 al 1966, successivamente a Bisceglie sempre in C, ed infine al Trani dove terminerà nel 1967 la carriera per motivi di salute.

Deluso dalla sorte avversa, chiude ogni suo rapporto col mondo del calcio.

Il 12 luglio 1999 Angelo muore di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) a Marghera.

 

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