Undicesimo appuntamento con la rubrica "I numeri uno" che quest'anno ci accompagnerà durante tutta la stagione della Serie B. Nella prima puntata abbiamo presentato Gli antenati, i portieri che si schierarono tra i pali delle stracittadine prima della nascita ufficiale del Pescara nel 1936.Nella seconda abbiamo parlato di Alberto Barlaam e Mariano Fabiani che giocarono nel decennio 1937 e il 1947, nella terza di Pietro Miglio, nella quarta di Vitagliano Pivi, nella quinta di Angelo Boccardi,nella sesta di Aroldo Collesi.Nella settima Gaetano Bove e Italo Ruggeri, nell'ottava di Silvio Gaspari e Antonio Del Monaco, nella nona di Giuliano Argelassi e Giuseppe Gaspari, nella decima di Ivo Landucci. Oggi parleremo di Gino Di Censo
Gino DI CENSO
nato a Pescara, 22 agosto 1936
220 PRESENZE (circa) dal 1955 al 1966
(record di presenze in biancazzurro per un portiere)
Nato a Pescara nel 1936, Gino Di Censo fra tutti è il portiere che ha vestito per più tempo la maglia biancazzurra. Inizia a giocare in porta a 13 anni nei tornei estivi improvvisati che si giocavano sulla sabbia. La prima vera maglia numero 1 nel 1949, quando viene tesserato con la Rinascita, squadra dilettantistica pescarese. Dopo un solo anno è la volta dell’Ursus altra titolata società pescarese, poi nel ’51 entra nel Pescara. Nel 1953 c’è un forte interessamento nei suoi confronti da parte della Sambenedettese, ma lui resta fedele ai colori della sua città . Portiere con straordinarie capacità atletiche e dotato di una notevole agilità convince anche la stampa a definirlo uno dei migliori portieri della serie C. E’ lui comunque che difende la porta biancazzurra dal ’56 al ’61 , soprattutto nei derby con Chieti e L’Aquila. Come capita alla maggior parte dei portieri, alterna grandi prestazioni ad altre meno felici e nella stagione ‘61/’62 viene ingaggiato dal Rimini, forte e titolata compagine della serie C. Ma al termine del campionato fa ritorno in riva all’Adriatico e sotto la guida di Costagliola (ex portiere di Fiorentina e Bari, quattro volte nazionale) affinerà ulteriormente il suo stile. Altre discrete stagioni in biancazzurro, poi la decisione di cambiare squadra. Nel ‘67/’68 passa alla Gloria Chieti in quarta serie, l’anno successivo al Giulianova, poi al Termoli. Nel ‘70/’71 è in veste di allenatore sulla panchina della Mezzanotte, compagine dilettantistica pescarese. Negli anni ottanta allenerà con discreto successo le squadre giovanili del Pescara, forgiando talentuosi portieri: alcuni, quali De Sanctis e Gatta, in seguito giocheranno ad ottimi livelli.