L'Unione ciclistica internazionale ha "momentaneamente sospeso" Danilo Di Luca dopo l'esito del test a sorpresa sulla positività all'Epo del corridore abruzzese. Il provvedimento è scattato dopo i risultati del laboratorio di Colonia sul controllo fuori gara del 29 aprile scorso.
Come da prassi, Di Luca adesso può chiedere le controanalisi. Intanto la squadra del "killer", la Vini Fantini-Selle Italia, ha deciso di licenziare in tronco il corridore annunciando che gli chiederà anche i danni. Contro l'abruzzese anche l'Associazione dei corridori professionisti.
"Se le controanalisi dovessero confermare la sua positività all'Epo - si legge in un comunicato - l'Accpi per mandato dei suoi associati ricorrerà alle vie legali per il gravissimo danno d'immagine provocato dal suddetto atleta all'intera categoria. Il ciclismo si sta impegnando con tutte le sue forze per ritrovare credibilità e affetto agli occhi del pubblico; il gruppo non accetta che il comportamento folle di un elemento danneggi l'immagine dell'intero movimento".