Le truffe più ignobili
Pescara, 22 ottobre, sabato mattina, una signora di 90 anni già compiuti da un po’ di mesi, sorreggendosi al suo carrello della spesa, si appresta ad uscire dal portone per un giro di compere quotidiane. Non sa che, di lì a pochissimo, vivrà una nuova e triste esperienza di una sconcertante realtà dell’epoca: sarà truffata e derubata, ma non solo dei suoi gioielli. Si sentirà, infatti, tolta la sua dignità di persona ancora in gamba (nonostante gli anni) perché sa di essersi fatta ingannare troppo facilmente, lei che aveva visto in tv cosa fanno agli anziani; lei che sapeva di non dover aprire la porta agli sconosciuti. Non è servito a nulla. Addirittura, si sentirà cosi scoraggiata da sé stessa perché è stata lei alla fine a portare i truffatori in casa e lasciare che venisse derubata senza accorgersene.
Pensa di essere stata stordita da qualche sostanza, forse, pur di non voler accettare l’idea di esserci cascata così semplicemente. I suoi pensieri andranno sempre lì, soprattutto quando la notte si sveglierà e a fatica la sua mente si riassopirà. Avrà persino pudore a parlarne con i vicini o con gli amici, sempre per il senso di colpa che l’assale e che le fa ripetere: “Ce l’ho portata io in casa……come ho potuto?”
Questo non è l’inizio di un romanzo, ma è cronaca vera. A Pescara si assiste ormai quasi quotidianamente a truffe e furti e non solo a danno di persone anziane. In molte case il telefono squilla ripetutamente all’insegna di agenzie locali di luce e gas che pretendono di offrire adeguamenti alle tariffe migliorando il servizio con pretesti a dir poco sorprendenti. Se non si è particolarmente scaltri e in mala fede, è facile cadere in queste trappole e la truffa si consuma abilmente. Sembra che 400 famiglie siano state truffate a Pescara con questo sistema.
Anche telefonando alla Polizia Postale, volendo segnalare alcuni fra i numeri telefonici che importunano spacciandosi indegnamente per quelli che non sono, sembra che il cittadino non possa essere difeso e salvaguardato in quanto nessun ente di Stato può intervenire (così è stato detto a chi ha denunciato il tentativo di truffa nella speranza di evitarne ad altri…).
Dobbiamo solo affidarci a noi stessi e alla nostra scaltrezza, a quanto pare.
Il danno peggiore, però, resta il furto agli anziani. Le conseguenze psicologiche sono le più gravi e soprattutto il recupero della propria sicurezza e autostima non è garantito.
Farsi gioco di un 80enne o 90enne è davvero ignobile, è giocare facile e sporco con chi non ha più le adeguate difese, togliendo loro quelle poche risorse di fiducia che si hanno nella vita a quell’età.