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Prima volta su paziente con Deficit del Fattore XIII per le terapie odontoiatriche invasive

Importante traguardo raggiunto dalla UOS Odontoiatria Territoriale dell'ospedale civile di Pescara, i dettagli

Redazione
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Un nuovo importante traguardo è stato raggiunto presso la UOS Odontoiatria Territoriale dell’ospedale civile di Pescara, dove, per la prima volta, sono state effettuate con successo procedure di terapie odontoiatriche invasive su una paziente affetta da “Deficit del Fattore XIII”, malattia emorragica rara, causata da una carenza di un’importante proteina del sangue che favorisce la coagulazione. 

La malattia comporta un elevato rischio di emorragie e problemi di cicatrizzazione, rendendo gli interventi odontoiatrici particolarmente complessi e delicati. Il caso della paziente di Pescara rappresenta un’eccellenza sanitaria, data la rarità della malattia e le difficoltà che comporta. L’equipe medica, guidata dal dott. Gianfranco Ricci, ha pianificato attentamente l’intervento, somministrando alla paziente una infusione di fattore XIII mezz’ora prima del trattamento. 

Questo farmaco, estremamente costoso (oltre 33 mila euro), è stato fondamentale per garantire la corretta coagulazione del sangue durante l’intervento e prevenire emorragie. La paziente è stata inoltre sottoposta a un monitoraggio post-operatorio di tre giorni, data la possibilità di emorragie tardive fino a 72 ore dopo il trattamento.

“Siamo felici del successo di questo intervento – dichiara il dottor Ricci – che rappresenta un esempio concreto dell’impegno e della professionalità del nostro team. Grazie alla collaborazione con i colleghi e all’utilizzo di tecnologie avanzate, siamo riusciti a dare una risposta concreta ai bisogni di salute di una paziente affetta da una malattia rara, garantendole cure di alta qualità e sicurezza”.

Questo caso è un messaggio di speranza per tutti coloro che soffrono di malattie rare e sottolinea l’importanza di una sanità che sia all’avanguardia e in grado di affrontare le sfide più complesse.

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