“L’Acufene, il tipico ronzio dell’orecchio, in alcuni casi un rumore fisso, in altri una percezione intermittente, non è una ‘condanna’ cui rassegnarsi, ma è una patologia che va conosciuta, riconosciuta e affrontata con tutte le metodologie oggi disponibili. Per questa ragione oggi, sabato 3 dicembre, affronteremo la problematica, nella seconda Giornata dedicata all’Acufene, alla prevenzione e ai possibili trattamenti, a partire dalle 10 presso l’Auditorium ‘Petruzzi’, in via delle Caserme, a Pescara. Con noi avremo musicisti, chirurghi, fisiatri e audioprotesisti con i quali indagheremo le possibili soluzioni per alleviare un disagio spesso assillante”.
Il dottor Francesco Berni Canani, medico specialista in Otorinolaringoiatria e Chirurgia cervico-facciale, Dirigente medico del reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale civile di Pescara, è l’ideatore e promotore della seconda ‘Giornata sociale di Prevenzione’ dedicata all’acufene che si svolgerà domani.
“La percentuale di persone colpite dall’acufene – ha spiegato il dottor Berni Canani - sta crescendo a vista d’occhio, oggi almeno il 10-15 per cento della popolazione è affetta da tale patologia, più o meno molesta e fastidiosa, ma soprattutto, se fino a qualche anno fa rappresentava un problema tipico dell’età avanzata, oggi l’acufene colpisce soggetti sempre più giovani che si rivolgono all’otorino, spesso tardi, per segnalare quel ronzio fisso nell’orecchio. Segno dei tempi, evidentemente, dei rumori invasivi e spesso traumatici che ci circondano ogni giorno, ma anche del prematuro insorgere di altre malattie che credevamo fossero tipiche dell’età matura. La diagnosi non è semplice: c’è chi riferisce di avvertire un ronzio fisso, chi un fischio sottile, alcuni descrivono questo suono come il ‘soffio del vento’ o ‘acqua che scorre’, mentre per alcuni si parla di un rumore pulsante, come il cuore che batte, o uno scatto meccanico. Sotto il profilo medico, diciamo che l’acufene è una sofferenza dell’organo dell’udito, che può insorgere in relazione a cause spesso diverse fra loro. Un soggetto che lamenti la comparsa improvvisa di un suono anomalo nell’orecchio dovrebbe in breve tempo riferirlo al proprio medico curante che, a sua volta, non dirà mai al proprio paziente che ‘non c’è nulla da fare’, ma piuttosto farà la prima valutazione del quadro generale, per poi indirizzare il paziente allo specialista otorino che formulerà la propria diagnosi partendo dalla valutazione dell’organo uditivo, attraverso gli esami classici come quello audiometrico, l’acufenometria e le otoemissioni acustiche, per poi decidere eventuali approfondimenti neuroradiologici, ecodoppler dei vasi aortici e intracranici, o esami dell’articolazione temporo-mandibolare”. Domani, nel secondo incontro di ‘Educazione alla Salute’ che prenderà il via alle 10, si parlerà di acufene, dalla conoscenza delle cause alla corretta impostazione della terapia; l’acufene da sordità e l’acufene somatosensoriale; infine il percorso diagnostico mirato e le strategie terapeutiche. Parteciperanno, oltre al dottor Berni Canani, la dottoressa Serena Columbo, specialista in medicina Fisica e Riabilitazione e Direttore sanitario dei Centri Fisioter; il dottor Paolo Mancini, specialista in chirurgia maxillo-facciale; il dottor Bruno Odoardi, audioprotesista; e il Maestro Angelo Valori, docente del Conservatorio ‘Luisa d’Annunzio’ di Pescara.
“Nella giornata – ha detto il dottor Berni Canani – ascolteremo più esperienze, più voci, e più specialisti per capire quali possono essere gli approcci alla patologia, ma anche per proporre, ciascuno secondo la propria competenza, le possibili soluzioni a una malattia che va compresa, studiata, indagata e affrontata al fine di migliorare al massimo la qualità della vita del paziente”.