“Il benessere fisico e mentale passa anche attraverso un corretto riposo notturno, dunque attraverso la cura della ‘fase del sonno’. Per stare bene occorre dormire almeno 7 ore al giorno, al buio, lontano da fonti di emissione, compresi televisori e cellulari, e prestando attenzione alla superficie su cui riposiamo, materassi e cuscini devono essere adeguati e devono assecondare le naturali curve della colonna vertebrale, per permettere il completo rilassamento di tutti i muscoli”.
A dettare le regole del corretto riposo è stata la dottoressa Serena Columbo, Direttore sanitario dei Centri FISIOTER di Pescara e Montesilvano, durante la giornata di prevenzione promossa in collaborazione con l’Azienda Flou e la Eusebi Arredamenti, presso lo showroom di via D’Avalos.
“E’ fondamentale conoscere e rispettare le regole del ‘buon dormire’ per assicurare al nostro corpo salute e benessere nelle ore diurne – ha illustrato la dottoressa Columbo ai cittadini presenti –. La prima regola è senza dubbio quella di garantire al nostro corpo un numero adeguato di ore di riposo, almeno 7 ore al giorno, sufficienti per consentire al corpo di rilassarsi, scaricare le tensioni fisiche e psichiche accumulate durante il giorno e di ricaricarsi di energia. Poi per dormire bene occorre evitare fonti di luce solare o artificiale, evitare di tenere accanto al letto cellulari o altri dispositivi simili, compresa la Tv accesa, e osservare una corretta postura, che è assolutamente personale se pensiamo che ognuno di noi ha la sua posizione preferita per dormire e comunque durante la notte cambiamo più volte posizione. La nostra colonna vertebrale ha delle curve naturali che le conferiscono elasticità e resistenza. Le diverse posizioni assunte durante il giorno possono conservare quelle curve o alterarle, portando dei disturbi, come la lordosi o la cifosi. Di queste curve noi dobbiamo essere consapevoli e tenerle in considerazione nelle ore del sonno: almeno il 30 per cento delle persone scelgono per dormire la posizione supina, e in questo caso tutto il peso del corpo grava sulla colonna vertebrale, in questo caso è una giusta accortezza quella di prevedere un cuscino sotto le ginocchia per conservare la curva rachide-lombo-sacrale. La stragrande maggioranza dei cittadini dorme invece su un fianco, e in questo caso dovrebbero sistemare un cuscino tra le gambe, in modo che arrivi sino alla caviglia, e un secondo cuscino sotto la spalla, in modo da scaricare il rachide-lombo-sacrale.
La postura prona, ossia il dormire a pancia in giù, è forse la più rara e difficile, perché pone in iperlordosi il rachide-lombo-sacrale, e in questo caso la presenza di un cuscino sotto la pancia è quasi obbligatoria anche per ridurre lo svantaggio del rachide-cervicale. Ed è fondamentale anche fare attenzione alla scelta dell’altezza del cuscino che deve accogliere il rachide cervicale: l’altezza ottimale è quella che permette al soggetto di guardare in perfetta verticale il soffitto se si dorme in posizione supina; se si dorme sul fianco, l’altezza giusta è quella che garantisce il perfetto allineamento del collo con la colonna. Purtroppo molte patologie della colonna, che necessitano di un trattamento fisioterapico, dipendono anche dalla postura scorretta assunta durante la notte, ed è normale se consideriamo che in tutta la nostra vita trascorriamo in media almeno 26 anni dormendo. Dobbiamo inoltre considerare – ha aggiunto la dottoressa Columbo – che lungo la nostra colonna ci sono dei dischi intervertebrali che durante il giorno perdono la loro consistenza e altezza; di notte, quando sono in posizione sdraiata di scarico, riacquistano la loro altezza, dunque se il riposo non consente al corpo di avere una posizione comoda, è facile divenire vittime delle patologie del disco”.