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Black out marzo 2015: stanziati 26 mln per i rimborsi Enel e 220 per potenziamento rete

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Oggi, mercoledi 26 agosto alle ore 12, presso la Sala Blu nella sede della Regione Abruzzo in Viale Bovio, è stata presentata in conferenza stampa la proficua attività Regione Abruzzo/Enel  per l'ottenimento dell'indennizzo record di 26 milioni di euro per  120mila  utenze  - 300mila abruzzesi in più di 200 Comuni - che hanno subìto interruzione di erogazione d'energia elettrica per più di 24 ore a causa del black out scatenato dal maltempo dal 5 al 7 marzo scorso, interruzione che in alcuni casi è durata diversi giorni.

Alla presenza  di Luciano D’Alfonso Presidente della Giunta Regionale, Mario Mazzocca Assessore Regionale alla Protezione Civile,  Eugenio Di Marino Responsabile Rete Elettrica Area Centro dell'Enel,  e Franco Gizzi Responsabile della Comunicazione di Enel Abruzzo, si e' ribadito come da tre settimane circa, i cittadini aventi diritto stiano ricevendo assegni  per rimborsi pari a 9.141 milioni di euro in provincia di Pescara, 7.818 milioni di euro in provincia di Chieti,  7.486 milioni di euro in provincia di Teramo e 1.089 milioni di euro in quella di L'Aquila, colpita con minor intensità. Il rimborso maggiore è stato destinato a Guardiagrele: oltre un milione di euro. Per i risarcimenti non  è stato necessario presentare  alcuna richiesta poichè l'Enel ha avviato di default l'erogazione dei rimborsi i cui importi variano in base alla durata dell'interruzione, alla tipologia del cliente e al numero di abitanti della zona interessata: per le utenze domestiche l'importo massimo ammonta a 300 euro, mentre per le attività commerciali e produttive fino ad un massimo di 6 mila euro.

"Abbiamo ottenuto un risultato molto importante" -  un più che soddisfatto D'Alfonso spiega come per la prima volta i cittadini siano stati risarciti in un frangente del genere non rientrando nell’ordinarietà il fatto che venga riconosciuto il diritto, anche se previsto dalla norma, ad un rimborso economico causato da disfunzioni di un servizio pubblico. Non solo, va anche ricordato - sottolinea il Presidente d'Abruzzo - come  la doverosa  richiesta di Stato di Emergenza venne  effettuata solo dopo alcuni giorni dall' accaduto, mentre durante l'emergenza neve nel febbraio 2012, la Giunta Chiodi lo chiese ben 72 ore dopo il suo verificarsi.

Durante l'assemblea pubblica del 22 giugno all'Aquila, alla quale hanno partecipato il  Presidente D'Alfonso, l'Assessore Mazzocca, i Presidenti delle quattro Province, il Presidente Anci Abruzzo Luciano Lapenna e i Sindaci dei Comuni colpiti,  i rappresentanti nazionali di Enel Spa spiegarono le modalità d'intervento durante l'emergenza, i sistemi di calcolo adottati per i  risarcimenti e di come sia stato attuato l'innovativo principio secondo il quale non è stato considerato se in un immobile vi fosse occupazione stabile o meno, ma si è fatto leva sulla temporanea mancanza del diritto al servizio pubblico.

L'obiettivo è stato e rimane quello di determinare un nuovo assetto grazie al quale le gravi problematiche verificatesi in quest'occasione non dovranno più ripetersi ed eventuali emergenze dovranno essere affrontate con  maggior concretezza e rapidità: Enel  infatti ha predisposto un'integrazione al piano investimenti gia' previsto in Abruzzo che consiste in 46 milioni di euro entro la fine del 2015 e di 220 milioni in totale fino al 2019 per potenziare i tratti più esposti alle criticità meteo, ove  necessario anche con la completa sostituzione degli impianti, e per realizzare  nuove cabine secondarie su tutto il territorio insieme a tre nuovi  impianti primari a Fossacesia, nella Val di Sangro e a Basciano. Oltre a ciò, è stato avviato un Tavolo permanente tra Regione, Enel, Province e Comuni, voluto dallo stesso D'Alfonso, per poter prevenire criticità e individuare in tempi rapidi gli interventi necessari.

Con la sottoscrizione dello specifico Protocollo d’Intesa  atto ad ottimizzare le procedure ed il flusso delle comunicazioni tra le parti, è stata avviata, anche una formazione  congiunta operativa con simulazioni di emergenza, in modo da rafforzare ulteriormente la preparazione indispensabile durante la gestione delle criticità e facilitare il raccordo tra l'azienda e le articolazioni territoriali del Servizio Nazionale della Protezione Civile (Regioni, Province e Prefetture - Utg).

 

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