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Ritardi nel cantiere dell'ex bocciodromo nel quartiere Zanni, Sola: “Gestione superficiale e disordinata”

Ieri è stata la Commissione Controllo e Garanzia, presieduta dal capogruppo M5S, ad affrontare la questione

Redazione
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Altro che inaugurazione, altro che progetto completato: il nuovo palazzetto dello sport di Zanni, che ad agosto 2024 il sindaco Masci dava per ultimato, è ancora un cantiere aperto. E ieri è stata la Commissione Controllo e Garanzia, presieduta dal capogruppo M5S Paolo Sola, ad affrontare la questione per chiedere chiarezza. 

“Una vicenda che incarna alla perfezione la gestione superficiale e disordinata dei lavori pubblici da parte di questa amministrazione– commenta Sola  che ad agosto scorso annunciava con entusiasmo la conclusione della riqualificazione dell’ex bocciodromo, parlando di un progetto da 650.000 euro finanziato con fondi Pnrr, mentre oggi, a distanza di sei mesi, siamo invece a commentare un cantiere fermo, in attesa di ulteriori lavori da appaltare, con costi che continuano a lievitare. 

Il riferimento è ai finanziamenti finora utilizzati per l’intervento che, dai 650.000 euro iniziali garantiti dal Pnrr, sono aumentati prima a 880.000 euro per poi vedere altri 170.000 euro aggiunti in corso d’opera dall’amministrazione. E non è tutto. 

“Ora infatti servirebbero ulteriori 60.000 euro per interventi sulle aree esterne, inizialmente non preventivati, con una somma complessiva che supera di gran lunga il milione di euro. Un rincaro continuo e ingiustificato – prosegue Sola - che si traduce in un ritardo senza fine per restituire la struttura ai cittadini. Siamo di fronte all’ennesimo caso di ‘annuncite’ acuta del sindaco Masci, che continua a inseguire proclami e dichiarazioni autocelebrative mentre la realtà racconta un'altra storia: quella di lavori pubblici che si trascinano per anni, i soliti problemi con progetti, tecnici e imprese, costi che lievitano alle stelle, senza che nessuno si assuma mezza responsabilità”. 

Non solo: “Da due anni il palazzetto è addirittura inserito tra gli impianti a disposizione delle associazioni sportive, senza che ovviamente possa essere utilizzato”, aggiunge Sola. “Oltre al danno, la beffa. L’ennesima dimostrazione di una gestione improvvisata e caotica, in cui si preferisce annunciare piuttosto che fare, parlare piuttosto che vigilare sulla corretta esecuzione dei lavori. Il quartiere Zanni e tutta la città hanno bisogno che questa struttura venga finalmente restituita alla collettività, e la speranza ora è che – conclude Paolo Sola – tra ultimazione dei lavori, omologazioni e autorizzazioni varie, non si vada oltre il mese di settembre, compromettendo di fatto anche la prossima stagione sportiva”.

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